Saronno

Estorsione all'ex cappellano dell'ospedale di Saronno, assolto per insufficienza di prove

Resta a processo il complice marocchino che avrebbe aggredito il religioso per avere altri soldi, ancora con la minaccia di rivelare la relazione sessuale clandestina

Estorsione all'ex cappellano dell'ospedale di Saronno, assolto per insufficienza di prove
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Assolto per assenza di prove il tunisino accusato di aver estorto oltre 10mila euro con la complicità di un marocchino all'ex cappellano dell'Ospedale di Saronno.

Estorsione all'ex cappellano, assolto

L'accusa era di aver estorto (arrivando fino alle botte) circa 10mila euro in tre anni, con la minaccia di rivelare la relazione sessuale intercorsa nel periodo in cui il religioso li aveva ospitati nella sua casa. Un ricatto che, era emerso dalle indagini, sarebbe andato avanti dal 2014 al 2017 con continue richieste di qualche centinaia di euro. Nel 2016 il ricatto era finito ma il marocchino era tornato alla carica l'anno successivo, aggredendo l'ex cappellano e minacciandolo con delle forbici. Fu quell'episodio a convincere il religioso a chiedere aiuto ai carabinieri e a raccontare tutto quanto.

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I militari della Compagnia di Saronno avevano immediatamente avviato le indagini, stringendo il cerchio intorno al tunisino e al marocchino. Il primo è stato però assolto dal Tribunale di Busto nei giorni scorsi per insufficienza di prove, mentre sul secondo è aperto un altro procedimento. Entrambi, però, dopo l'arresto e la messa ai domiciliari, si sono da tempo perse le tracce.

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