Doppio patteggiamento e risarcimento per la morte del 15enne nella vasca di depurazione
La tragedia era avvenuta nel 2021. Il 15enne era finito nella vasca nel tentativo di recuperare un pallone
Si è chiuso ieri con due patteggiamenti e la definizione di un risarcimento di 750mila euro il processo per la morte del 15enne Mamadou Niang, affogato nel 2021 in una vasca di depurazione della Ecosis di Castellanza.
Morì nella vasca di depurazione: processo chiuso coi patteggiamenti
Un anno di reclusione per il proprietario della vasca di depurazione e 8 mesi per l'Amministratore Delegato della Ecosis. Queste le condanne stabilite martedì dal giudice dell'udienza preliminare di Busto Arsizio che ha accolto la proposta di patteggiamento per la morte di Mamadou Niang, per la quale è stata accolto anche il risarcimento alla famiglia per 750mila euro. Archiviata, invece, la posizione del terzo indagato per quella tragedia, il curatore fallimentare della società proprietaria di quell'area.
La tragedia
Il dramma era avvenuto nell'ottobre del 2021. Il ragazzino si trovava in quell'area insieme alla madre e ai fratelli: insieme erano andati a trovare un amico di famiglia che vive nella palazzina aziendale del comparto, dove lavora come custode.
Una domenica spensierata, fino alla tragedia: il ragazzino stava giocando a pallone con gli amici, quando la palla è finita nella vasca. Nel tentativo di recuperarla era scivolato all'interno ed era finito sul fondo, sotto metri di melme, risucchiato dai sistemi meccanici che tengono in movimento liquami e fanghi. Inutili i soccorsi, chiamati immediatamente: il 15enne era stato estratto dalla vasca ed era deceduto poco dopo all'ospedale di Legnano dov'era stato portato con la massima urgenza.