Discesa iniziata: gli ultimi dati dell'epidemia di Ats Insubria
Sempre più marcato il minore tasso di incremento dei positivi, a fronte di un'impennata di guarigioni. Fornito oggi anche un approfondimento sui laboratori
Ats Insubria questa mattina, venerdì 27 novembre, ha fornito gli ultimi aggiornamenti sull'andamento dell'epidemia, in cui si vede nettamente il calo dei nuovi positivi iniziato da ormai alcune settimane.
Discesa iniziata nel territorio di Ats Insubria
Diminuisce l'incremento dei nuovi casi, scende il numero dei positivi e non si rilevano impennate per quanto riguarda quello dei decessi. I dati forniti da Ats Insubria confermano l'avvio di una curva discendente in questa fase della seconda ondata, già intuibile dall'analisi settimanale pubblicata martedì dal consigliere Samuele Astuti.
"Nella settimana dal 19 al 25 novembre il numero dei tamponi totali positivi è sceso a 17.880, in linea con un trend di riduzione dell'aumento visto la scorsa settimana seppur a fronte di un aumento dei tamponi effettuati - ha rimarcato il Direttore Sanitario Giuseppe Catanoso - Tamponi che nel territorio di Ats Insubria ancora rappresentano il 20% del totale regionale".
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Un numero, quello dei 17.880 positivi, che comprende non solo i "nuovi positivi" (comunicati da Regione nei suoi bollettini) ma l'insieme degli esiti sia sui pazienti già sottoposti a tampone in passato (e quindi ancora positivi) sia su quelli di nuova diagnosi. Questi ultimi sono tra i 9 e i 10mila, in flessione rispetto le scorse settimane.
Cumuli, ritardi e il problema dei laboratori
Alla luce dei dati degli ultimi giorni, anche questa settimana ha visto un picco anomalo dei nuovi casi a Varese e Como il martedì. Una costante ormai, che però ogni settimana raffredda il cauto ottimismo dei giorni precedenti. Oggi Catanoso ha fornito qualche informazione e dato in più sui ritardi delle comunicazioni dei laboratori, permettendo di capire un po' meglio da dove derivino e quale sia il loro "peso".
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"Regione Lombardia ha predisposto una piattaforma in cui tutti i laboratori sono obbligati ad immettere i dati degli esami che effettuano - ha spiegato - Succede che a volte i laboratori, soprattutto i più grandi, non riescono a inserire i dati entro la mezzanotte. Ad esempio, il laboratorio 1 il 16 novembre (circa 900 casi tra Varese e Como comunicati) non era riuscito a caricare i suoi dati, che quindi sono passati su martedì 17 (quasi 3mila casi tra le due province). E questo avviene per tutti i laboratori in giorni diversi, per questo è importante il dato settimanale, che è invece confortante".