L'analisi

Dati stabili a Varese, un primo "accenno" di discesa. E in Regione?

Incrementi sempre meno forti su positivi e ricoveri in Regione, Varese arranca ma la china sembra essere vicina

Dati stabili a Varese, un primo "accenno" di discesa. E in Regione?
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Oggi, martedì 23 novembre, 1011 nuovi positivi comunicati nel bollettino di Regione Lombardia, il dato più alto dopo quello del Milanese. Come due settimane fa però, quando il +3000 fece tremare molti, se si allarga lo sguardo la situazione risulta essere meno critica di come sembra.

Varese, dati stabili

La provincia di Varese resta il territorio che dopo Milano (per ovvi motivi demografici) registra gli aumenti maggiori. Merito (o colpa, a seconda dei punti di vista) anche dell'elevato numero di tamponi qui eseguito, che con la provincia di Como raggiunge un terzo del dato regionale a fonte di una popolazione complessiva di un decimo. Ma cosa dicono i dati settimanali? Che l'incremento, forte, sembra essersi fermato. O meglio, non continua ad aumentare.

Come si può vedere dai grafici settimanali elaborati dal consigliere Pd Samuele Astuti, dopo un'impennata improvvisa nella settimana del 3 novembre quando si passò da 2.764 casi settimanali a 7.744, il dato si è stabilizzato su quella quota, decina più, decina meno. Nell'ultima invece si registra un leggero calo, da 7.894 casi della scorsa settimana ai 7.417 dell'ultima.

Presto per gli entusiasmi

Si tratta di un primo calo e dire che la discesa è iniziata è certa è prematuro, anche se i dati settimanali permettono di annullare le fluttuazioni giornaliere dovute ai ritardi dei tamponi e ai tempi dei laboratori. Ed è prematuro anche perchè nella schiera (scarsa) di dati che vengono rilasciati dalla Regione quello sui tamponi effettuati nelle singole province non viene comunicato. Lo fa, da alcune settimane, l'Ats.

L'andamento in Lombardia

Sempre i grafici prodotti da Astuti permettono di guardare anche a come si sta evolvendo il contagio a livello regionale.

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Il numero dei positivi, sia su base giornaliera sia su quella settimanale, e ancor più se si guarda alla media mobile a 7 giorni mostra uno "scollinamento" degli incrementi, in calo da tre settimane (nelle ultime 3 settimane nell'ordine 60mila nuovi positivi, 56mila e 48mila).

Sono diminuite anche le nuove persone sottoposte a tampone (che, percentualmente, crescono invece) segno che il lockdown sta facendo diminuire il numero di contatti a rischio e la trasmissione del virus.

Per quanto riguarda gli ospedali le terapie intensive, cresciute ininterrottamente nelle ultime otto settimane, iniziano a registrare un calo dei posti letto occupati in più: dai 233 della settimana del 10 novembre, "picco" di questa seconda ondata, a 186 posti in più occupati di settimana scorsa fino ai "soli" 38 posti in più di quella trascorsa.

Andamento simile anche sul numero dei ricoverati non in terapia intensiva, nelle stesse settimane passati da un +1.900 circa  a +1.469 ai +209 dell'ultima settimana.

Un trend positivo che purtroppo ancora non è evidente per quanto riguarda i decessi, per i quali non è ancora iniziata a livello regionale una fase discendente che, si spera, potrebbe iniziare nella prossima settimana.

Il commento di Astuti

"Il numero dei casi positivi di quest’ultima settimana è pari a 48.429, circa il 15% meno di quanto rilevato nella scorsa settimana (erano 56.870) e quasi il 20% in meno di quella precedente (erano 60.053): il trend del contagio è in diminuzione da due settimane e speriamo si possa anche nelle prossime settimane confermare il superamento del picco di massimo incremento dei casi positivi.

Osservando l’andamento delle ultime quattro settimane, le province lombarde si possono dividere nei seguenti gruppi:

  • Lecco, Monza e Milano sono in diminuzione del 10% o più, con un valore finale inferiore al 90% di quello di quattro settimane fa;
  • Bergamo, Cremona, Pavia e Varese sono praticamente stabili, con un valore finale compreso tra il 90% e il 110% di quello di riferimento;
  • Brescia, Como, Lodi che crescono in maniera superiore al 10%, ma comunque limitata, con un valore di riferimento compreso tra il 110% e il 130%;
  • Mantova e Sondrio crescono ancora in maniera significativa, più del 30%, sebbene il valore di riferimento rimanga sotto il 165%

Il numero dei nuovi contagi sta finalmente diminuendo. Anche il numero dei nuovi ricoveri sta calando: speriamo che presto il numero
totale dei ricoverati (anche in terapia intensiva) cominci a diminuire, riducendo così la pressione sul sistema sanitario. Il numero dei tamponi, però, diminuisce rispetto ai valori massimi: è necessario tenere sempre alta la guardia per mantenere efficace il controllo del territorio. Purtroppo il numero dei decessi continua a salire, con un andamento in ritardo rispetto al numero di casi positivi e di ricoveri. Speriamo che presto anche questa tendenza volga al ribasso. Nei prossimi giorni il PD lombardo si farà parte attiva per proporre un
nuovo modello di sistema socio-sanitario lombardo che possa superare i gravi limiti dimostrati da quello attuale.

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