Vaccini

Defezioni e mancate convocazioni? La Sette Laghi: "Non si è mai sprecato nessun vaccino"

Sin dall'inizio della campagna vaccinale l'Asst Sette Laghi ha affrontato il problema di eventuali dosi avanzate, troppo preziose per essere distrutte. E anche a Tradate il problema non si è posto

Defezioni e mancate convocazioni? La Sette Laghi: "Non si è mai sprecato nessun vaccino"
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Ieri la denuncia fatta in Consiglio Regionale dal consigliere Pd Samuele Astuti sui 40 vaccinandi "in meno" a Tradate ha provocato, comprensibilmente, una certa preoccupazione. L'Asst Sette Laghi spiega cos'è successo e soprattutto rassicura che nessun vaccino è stato buttato via, nè ieri nè in altre occasioni.

I vaccini "avanzati" non si buttano: si usano

"Che fine hanno fatto i vaccini non utilizzati a Tradate?". La domanda è stata posta ieri pomeriggio dal consigliere Pd Samuele Astuti in Consiglio Regionale, dopo aver dato notizia che 40 persone convocate per il vaccino non si sarebbero presentate a causa dei continui disservizi della piattaforma Aria. Una notizia che ha subito portato a una certa preoccupazione, visto quanto nonostante il caos su AstraZeneca la popolazione spera nei vaccini per uscire finalmente dall'emergenza e da una pandemia che da un anno a questa parte ha sconvolto la vita di tutti. Possibile che si buttino via dei vaccini?

Una paura che si era già fatta forte dopo le dichiarazioni del Commissario Straordinario Figliuolo, che domenica sera aveva detto che non si potevano più sprecare dosi, arrivando a somministrarle se necessario "a chiunque passa". Dichiarazioni cui lunedì è seguita un'ordinanza recepita ieri dalla Regione che ha deciso di attivare le "liste di riserva", elenchi di persone già rientranti fra le categorie da vaccinare pronte a raggiungere il punto vaccinale per ricevere eventuali dose avanzate durante la giornata.

Liste che, spiegano dall'Asst Sette Laghi, già venivano utilizzate:

"E' ovvio che nel momento in cui abbiamo dei vaccini che una volta diluiti vanno somministrati entro 6 ore ci siamo posti la domanda su come fare in caso ne avanzasse qualcuna. Per questo sin dall'inizio, come credo tutte le Asst, ci siamo organizzati perchè nessuna dose andasse sprecata".

Come? Principalmente in due modi: il primo è la diluizione progressiva delle dosi, sei per ogni fiala, così da avere pronte solo quelle che sicuramente andranno usate. Quindi se al mattino ci si aspetta, ad esempio, 100 persone da vaccinare non si scongelano e diluiscono subito 100 dosi ma solo una frazione alla volta.

Il secondo entra in campo a fine giornata: ogni fala contiene come detto 6 dosi che una volta diluite vanno utilizzate entro sei ore. Se per defezioni o altro ci sono meno di sei persone da vaccinare si aprono le "liste panchina", o come le ha rinominate la Regione "liste riserva". Liste che, ribadiscono dall'azienda varesina, erano giù utilizzate ben prima dell'ordinanza di Figliuolo.

"Si tratta di elenchi di persone che rientrano nelle categorie vaccinali per quel determinato vaccino - precisano dalla Sette Laghi - Quindi se avanzano delle dosi di Pfizer non chiamiamo il primo che passa ma per esempio i fragili in cura nelle nostre strutture o i sanitari ancora non vaccinati perchè assunti più recentemente, perchè da poco guariti o malati durante la prima fase di somministrazione. Lo facevamo già prima, proprio per non rischiare di sprecare nessuna delle preziose e scarse dosi a disposizione".

Cos'è successo a Tradate?

Pertanto, anche ammettendo che nella giornata denunciata da Astuti a inizio mattinata fossero state preparate e diluite 80 dosi (e non a step come viene invece fatto), nella peggiore delle ipotesi le 40 avanzate sarebbero andate ad altrettanti sanitari o fragili. Con la diluizione "per step" invece il problema sarebbe stato limitato a massimo 5 dosi (sei nella fiala, una somministrata e cinque in avanzo), con lo stesso esito: somministrazione ad altri aventi diritto presi dalla "lista panchina".

Quel giorno però non è stato necessario nemmeno attingere dalla lista. Come indicava Astuti il problema è stato nella piattaforma di Aria ma a inizio giornata l'Asst sapeva che si sarebbero presentate solo 48 persone:

"Dall'apertura del punto vaccini al Galmarini con le prime 24 somministrazioni al giorno siamo saliti a 48. Settimana scorsa abbiamo comunicato ad Aria la possibilità di arrivare a 72 slot vaccinazioni. La piattaforma però non ha occupato i posti in più, inviandoci per la giornata 48 nominativi. E per quei 48, che si sono presentati, ci siamo preparati".

 

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