Covid-19

Da oggi arancione rinforzato, banchi vuoti e scuole chiuse. Signorelli: “Le varianti colpiscono forte anche i giovani”

A Varese incidenza di 223 casi ogni 100mila abitanti, a Como sopra i 300

Da oggi arancione rinforzato, banchi vuoti e scuole chiuse. Signorelli: “Le varianti colpiscono forte anche i giovani”
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E’ entrata in vigore a mezzanotte la zona arancione rinforzata in tutta la nostra  regione. Oggi, venerdì 5 marzo, bimbi e ragazzi lombardi sono a casa. Le scuole sono chiuse, così come le aree gioco all’interno dei parchi pubblici. Una decisione drastica, ma necessaria a detta anche del lecchese Carlo Signorelli, membro del Comitato Tecnico Scientifico della Regione Lombardia e docente di Igiene e Sanità pubblica all’Università Vita e Salute del San Raffaele di Milano.

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Da oggi arancione rinforzato, banchi vuoti e scuole chiuse.

“La decisione di collocare l’intera Lombardia in fascia ‘arancione rafforzata’ è dettata da indicatori che non lasciano spazio a interpretazioni differenti da quanto deciso dal presidente Fontana” sottolinea il professor Signorelli. “Nell’ultima settimana le chiamate al 112 per emergenze infettive e respiratorie hanno fatto registrare un aumento  in tutte le aree regionali. Lo stesso discorso vale per la percentuale tra i tamponi effettuati e il numero di soggetti positivi riscontrati”.

Chiamate al 118 nell’area di Lecco-Como-Varese
per motivi respiratori o infettivi negli ultimi 30 giorni. Fonte dati: Ministero della Salute – Infografica a cura di Paolo Spada

Signorelli: “Le varianti colpiscono forte anche i giovani”

“Nel comprendere le difficoltà che molte famiglie si troveranno ad affrontare per decisioni così importanti – conclude Carlo Signorelli – è giusto e doveroso far comprendere a tutti i lombardi che solo agendo in questo modo si potrà fronteggiare la minaccia delle varianti che incombe sempre più in Lombardia e, in generale, su tutto il Paese. Varianti che purtroppo colpiscono, a differenza del recente passato, in maniera più forte e veloce anche i giovani. In tale senso, ripeto, è corretto agire in maniera rapida e rigorosa, per il bene di tutti”.

La situazione a Varese e Como

Ieri, giovedì, Ats Insubria ha fatto il punto della situazione nelle province di Varese e di Como. Due situazioni diverse: nella prima, l'intervento di "contenimento" operato su Viggiù con la zona rossa sembra esser arrivato in tempo: l'incidenza è di 223 casi ogni 100mila abitanti: alta, sopra il livello di guardia ma ancora non superiore alla soglia dei 250 indicata dall'ultimo Dpcm.

Nella seconda invece l'incidenza è superiore ai 300 casi ogni 100mila abitanti, con un picco a Erba che sfiora i 400. Qui, spiegava il Direttore Sanitario Giuseppe Catanoso, "a differenza di Viggiù dove in una piccola comunità di 5mila abitanti abbiamo individuato ben tre varianti (scozzese, inglese e sconosciuta) non rileviamo particolari cluster o focolai ma un contagio più diffuso".

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