Albizzate

Crollo di Albizzate, crepe "strutturali" sulle pareti dell'edificio prima del crollo fatale

Il sopralluogo con un muratore la mattina del 24 giugno, poche ore prima della tragedia

Crollo di Albizzate, crepe "strutturali" sulle pareti dell'edificio prima del crollo fatale
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E' quanto emergerebbe dai verbali di sommarie informazioni redatti dai carabinieri dopo il crollo di Albizzate che il 24 giugno uccise Fouzia Taufiq e i suoi due figli piccoli.

Crollo di Albizzate, crepe sui muri già prima del crollo

Improvviso ma, forse, non inevitabile. Mentre si attende l'esito della perizia sull'edificio oggetto del crollo di Albizzate che a giugno ha ucciso la mamma Fouzia Taufiq e due suoi figli piccoli, emergono alcuni verbali redatti dai carabinieri dopo la tragedia. Verbali che confermerebbero alcuni primi sospetti sulle condizioni della struttura, frutto della ristrutturazione dell'ex cotonificio Bellora, nel 1994. In base a quanto riportato dalle dichiarazioni dell'amministratore unico della società proprietaria, indagato insieme all'ingegnere che si occupò della progettazione negli anni '90, vi sarebbero state delle crepe, anche profonde, su tutte le pareti dell'edificio già prima del crollo del cornicione.

"Danni strutturali"

In particolare, "una bella crepa verticale di 50 centimetri", riferisce l'amministratore, trovata già due giorni prima della tragedia, che lo portò a chiamare un muratore per un intervento. Intervento però non alla sua portata. Il sopralluogo avvenne proprio la mattinata del 24 giugno, su entrambe le strutture. Al termine, il muratore avrebbe consigliato di chiamare un ingegnere perchè quelle non sembravano "semplici" crepe ma segni di un "danno rilevante" e "strutturale". "Le crepe erano troppo profonde per un intervento ordinario da parte mia - avrebbe spiegato il muratore, sentito dai carabinieri dopo il crollo - i danni a mio avviso erano particolarmente seri ed erano danni strutturali e non superficiali". Meno di dieci ore dopo, la tragedia.

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