Mano di bianco sugli spogliatoi di via Da Vinci: via i graffiti (nuovi) dei Telos
L'ultima iniziativa degli anarchici aveva "lasciato" la struttura con graffiti e un murales. Durati ben poco. "Ci hanno già dato il fondo grigio per la prossima iniziativa"
Quattro giorni. Tanto sono durati i graffiti realizzati sugli spogliatoi abbandonati del campetto di via Leonardo da Vinci dai Telos per "colorare" un po' quell'angolo di quartiere diventato ormai da oltre un anno una delle sedi delle loro iniziative: realizzati sabato dopo l'ennesimo evento (senza autorizzazioni), cancellati ieri, mercoledì, dal Comune.
Mano di bianco sugli spogliatoi di via Da Vinci: via i graffiti
Graffiti e vernici erano stati il coronamento dell'ultima iniziativa organizzata dagli anarchici sabato, con mostra fotografica, banchetto di libri e riviste e giornata tra chi giocava a basket e cittadini che passeggiavano nel parchetto. Un modo "visibile" per riappropriarsi di quell'area come già fatto un anno fa con gli interventi di pulizia del verde che ne aveva invaso gli spazi pochi giorni prima che il Comune (l'ex Amministrazione Fagioli) decidesse la chiusura del parchetto per evitare assembramenti.
"Nessuna autorizzazione richiesta, nessun permesso - scrivono gli anarchici in merito all'iniziativa di sabato - Pensiamo sia importante riprendersi pezzi di socialità che in particolare nell’ultimo anno sono stati tagliati. Continuiamo a ribadire come sia importante riappropriarsi dello spazio pubblico stando insieme, stringendo relazioni, dandogli vita e riempiendolo di significati".
Se manifestazioni e iniziative vanno avanti, nonostante le polemiche, i graffiti sull'edificio non sono durati molto. "A distanza di 4 giorni, la giunta comunale ha deciso di spazzare via quel colore coprendolo con uno strato di grigio - scrivono gli anarchici - Un murale sulla casetta recitava: 'viviamoci i quARTieri – apriamo spazi di libertà'; era una scritta concordata in modo orizzontale dai ragazzi e ragazze che hanno partecipato all’iniziativa. Quello che avete fatto - commentano rivolgendosi all'Amministrazione - non ci sorprende, ci fa arrabbiare certo, ma non ci sorprende".
Cambia la giunta, non la sostanza
"È evidente ancora una volta, oggi come un anno fa con la giunta Fagioli, che giunte di vari schieramenti politici siano tutti della stessa pasta" attaccano gli anarchici, nonostante alcuni ex amministratori puntino il dito contro un certo "ammorbidimento" nei loro confronti dopo il cambio di colore in Municipio.
"Che non ci fosse spazio per “spazi di libertà” di alcun tipo ne siamo ben consapevoli, sul vivere i quartieri avevamo forse ancora qualche speranza - continuano - Accettare la libertà di pensiero e di azione di chi tiene veramente al luogo in cui vive è pericoloso, ed è per questo che continuiamo a spingere affinché ciò avvenga, perché il sistema delle istituzioni è quanto di più lontano dalle relazioni libere che proviamo ogni giorno a costruire".
Non finirà qui, con l'ultima mano di vernice del Comune. Che anzi rischia di trasformarsi in un guanto di sfida che dall'altra parte sono pronti a raccogliere: "A ben pensarci, ci hanno già dato il fondo grigio per la prossima iniziativa, o per chiunque che, colto lo spunto di sabato scorso e armato di un po' di fantasia voglia lasciare un segno su quei muri".