Tatuatori e piercer finalmente riconosciuti in Lombardia: approvata la legge
Lo scorso maggio la loro "inesistenza" agli occhi delle leggi regionali, e quindi nei protocolli Covid per le riaperture, aveva creato non poche difficoltà e polemiche
Da oggi, martedì 13 luglio, i tatuatori e i piercer della Lombardia hanno finalmente una legge regionale di riferimento. Il Consiglio Regionale ha infatti approvato all'unanimità il progetto di legge n.172 che inquadra e noma la loro attività e di conseguenza offre maggiore tutela ai clienti che agli stessi professionisti.
Approvata la legge che riconosce tatuatori e piercer
Il vuoto normativo era esploso con l'epidemia, quando in tutt'Italia, Regione per Regione, si erano adottati protocolli e linee guida per le diverse attività economiche. E loro, tatuatori e piercer, non comparivano in nessuno. Cosa che a maggio era costata loro diversi giorni di riapertura, non pochi grattacapi e una forte delusione davanti al fatto di venir ritenuti "attività a rischio" nonostante già ben prima della comparsa del Covid fossero obbligati ad utilizzare mascherine e attrezzatura sterile nel loro lavoro.
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La situazione si risolse dopo circa una settimana di proteste, quando la Regione comunicò che per loro si sarebbero dovuti applicare i protocolli dei centri estetici. Si poté finalmente riaprire, ma con l'amarezza di non esser riconosciuti dalle istituzioni ed essere "invisibili".
"Giuste istanze, la legge serve"
Fino al voto di oggi, a conclusione di un percorso iniziato proprio a seguito di quei problemi. "Un risultato estremamente positivo e che mi riempie di orgoglio – commenta Gianmarco Senna, Presidente della Commissione Attività Produttive e promotore della legge – il percorso che oggi abbiamo concluso con il voto favorevole di tutti i gruppi presenti in Consiglio è nato mesi fa dalle giuste istanze che ci erano pervenute dalle associazioni di categoria delle professioni di tatuatori e piercers. Professioni che sono cresciute nel tempo, diventando sempre più articolate, e che oggi hanno l’esigenza di essere inserite in un quadro normativo puntuale e completo. Come Presidente della IV Commissione ho raccolto le istanze dei professionisti e ho dato di conseguenza il via ad un confronto all’interno della commissione stessa, confronto che ha coinvolto, con la formula del gruppo di lavoro, tutti i gruppi consiliari. Il voto unanime di oggi conferma la bontà di questa legge e la sua necessità. Con questa nuova legge la Lombardia si pone al primo posto per innovazione e capacità di rispondere alle nuove esigenze del mondo delle professioni e del lavoro".
"Tutela dei clienti e valorizzare gli operatori"
Prima firmataria della proposta il Capogruppo della Lega in commissione Silvia Scurati:
"La legge che abbiamo approvato dà finalmente una risposta alle esigenze di regolamentazione che le categorie professionali chiedevano da tempo, mancando infatti ancora, a livello nazionale, una legge specifica di riferimento. Regione Lombardia si colloca quindi all’avanguardia nel normare attività che meritano il giusto riconoscimento. La doppia finalità di questo provvedimento è quella di tutelare il bene primario della salute dei clienti e contemporaneamente valorizzare la professionalità degli operatori, introducendo regole certe anche in merito alle prescrizioni circa i luoghi ove è possibile svolgere l’attività, l’indicazione delle età minime differenziate per tatuaggi e piercing, la previsione di sanzioni adeguate per i trasgressori".