Scuole superiori: da lunedì 26 in classe il 70%. Priorità a chi affronta la maturità
Si arriverà al 100% in presenza ma non da subito: dopo un anno ancora irrisolto il problema dei mezzi
La ripartenza di lunedì 26 aprile poneva soprattutto un problema: come far tornare in classe tutti gli alunni delle scuole superiori senza avere a disposizione un numero adeguato di mezzi pubblici per gestire i flussi di pendolari negli orari di punta (in virtù anche della loro capienza dimezzata). Come evidenziato da Fontana ieri infatti, un ritorno al 100% con l'attuale dotazione di mezzi (con posti al 50%), rappresenta una "equazione impossibile" da risolvere.
Scuole superiori, rientro graduale
Così si è deciso, come scritto anche nella bozza del decreto legge che verrà approvato in Consiglio dei Ministri, che nelle zone gialle e arancioni da lunedì gli studenti delle superiori torneranno a scuola almeno al 70%, quota che salirà progressivamente per avvicinarsi sempre più al 100% degli alunni in classe. Una quota minima "alzata" rispetto quella del 60% inizialmente prevista che ha causato non poca agitazione e tensione tra il Governo e le Regioni.
La soglia del 70% degli studenti in presenza a scuola, tanto per cominciare, non dovrebbe costituire un problema per il sistema di trasporto pubblico locale, che in teoria è pronto ad affrontare un ritorno in classe del 75% dei ragazzi.
Priorità ai maturandi
C’è poi un ulteriore orientamento che agirà sulla riorganizzazione del sistema scolastico: per il ritorno alle lezioni in presenza saranno privilegiati gli studenti che si preparano ad affrontare gli esami di maturità.
Possibile quindi che le quinte superiori siano tutte in presenza e le altre classi in percentuali minori. Ogni scuola potrà comunque decidere come organizzare gli orari in piena autonomia.