Vaccini, Innovazione Civica scrive al sindaco: "Perchè Tradate è ferma?"
Dal "no" del sindaco alle chiamate dirette all'assenza di un hub vaccinale e di una campagna pro-vaccini. "Chiediamo spiegazioni e proponiamo soluzioni"
Il consigliere di Innovazione Civica Alfio Plebani e il segretario Alessandro Codato scrivono al sindaco di Tradate Giuseppe Bascialla in merito ai vaccini: dal "no" del primo cittadino alle chiamate dirette agli over 80 all'assenza di una campagna che promuova i vaccini tra i cittadini.
Vaccini, la lettera di Innovazione Civica al sindaco Bascialla
Tutti noi, le minoranze come la maggioranza, abbiamo come scopo principale quello di affrontare e risolvere il prima possibile questa drammatica pandemia. Abbiamo ormai capito, come ogni esperto continua a ricordarci, che la soluzione passa da una efficiente campagna vaccinale, che ci permetterà di riprendere le nostre abitudini. Solo in questo modo possiamo sperare di aiutare la nostra comunità a superare questa situazione di emergenza sanitaria e socio-economica.
Quello che oggi l’Italia sta predisponendo a livello nazionale è la soluzione che anche noi, sul nostro territorio, dobbiamo adottare con ogni mezzo.
Nei primi giorni di Marzo abbiamo appreso della sua votazione contraria alla proposta formulata dal direttore generale di ASST Lariana di chiamata diretta degli anziani. Decisione ai più incomprensibile se, come crediamo, si persegue con ogni mezzo possibile l'idea di agevolare e perfezionare la campagna vaccinale in modo da eliminare qualsiasi inutile ostacolo.
Da qui è nata la necessità di capire le motivazioni che hanno spinto a questa sua decisione.
E' quindi del giorno 20 Marzo la sua risposta tramite stampa, che ha cercato di rimediare allo stupore ed alla incertezza create dal comportamento assunto. L’incertezza è un sentimento che dobbiamo assolutamente evitare in questo momento in cui i nostri concittadini hanno bisogno innanzitutto di informazioni chiare e motivate. Vorremmo inquadrare il contenuto della sua risposta partendo da un elenco di eventi che hanno caratterizzato le ultime giornate.
L'ultimo dato del giorno 22 marzo riporta che a livello regionale il 78.3% delle dosi di vaccino disponibili sono state somministrate. A causa di un disservizio di ARIA, la piattaforma di gestione delle prenotazioni, nelle ASST di Cremona, Como e della Brianza, dosi giornaliere di vaccino sono state messe a rischio perché non sono stati inviati i messaggi di conferma degli appuntamenti.
Il vicepresidente della Regione è arrivato a chiedere alle ASST di verificare le liste e gli appuntamenti già fissati. Il coinvolgimento dei medici di base e dei farmacisti nella somministrazione dei vaccini è ancora al palo; per i farmacisti siamo ancora in attesa di direttive dello Stato che ne definiscano le modalità di attuazione. Mancano ancora indicazioni certe, per esempio, per le vaccinazioni domiciliari degli anziani non autosufficienti. La conseguenza è che ogni ASST è andata per la sua strada, creando ancora una volta quella confusione che non aiuta il cittadino ad orientarsi e ad avere fiducia nelle istituzioni. Come ultimo evento, la giunta regionale ha deciso di spingere alle dimissioni il CDA di ARIA stessa, e non entriamo nel merito dell'efficacia effettiva di questa soluzione.
Nessuno può affermare che gestire questa situazione sia cosa semplice, e non è nostra intenzione fare polemiche o peggio sfruttare questi disservizi per fare sciacallaggio politico. La complessità di questo momento ci convince ancora di più di quanto sia essenziale mettere in campo tutte le soluzioni possibili affinché questi problemi possano essere risolti al loro verificarsi, o meglio ancora possano essere prevenuti.
Possibile quindi che lei pensi, davanti al susseguirsi di questi eventi, che non sia necessario mettere in atto azioni correttive? Che potenziare la rete informativa sfruttando tutti i canali disponibili, per esempio anche attraverso una chiamata telefonica che possa tranquillizzare una persona anziana fornendo informazioni o risolvendo un qualsiasi dubbio, sia così inutile?
La proposta da lei bocciata non può essere bollata come favoritismo a vantaggio di qualcuno, ma è l'esempio dell'uso del buon senso nel risolvere un problema. Una situazione che non è nemmeno riducibile a un problema locale, come le cronache di questi giorni ci dimostrano.
Noi pensiamo che non ci sia nulla di male nello sfruttare l'esperienza degli altri, con rispetto ed attenzione; l'importante è crederci veramente.
Perché allora dire di no alla possibilità di sfruttare una soluzione che è conseguenza di un'esperienza già vissuta da un'altra ASST, magari migliorandola nei contenuti? Perché è un attacco politico? O perché è più comodo farlo sembrare tale in quanto applicare soluzioni alternative sarebbe una conferma dell'esistenza dei problemi?
Nella sua intervista rilasciata alla stampa, Sig. Sindaco, lei si chiedeva se le richieste di chiarimenti fossero motivate unicamente da obiettivi politici. Confermiamo, come già anticipato nella premessa, che non è così: quello che noi vogliamo è fornire il nostro aiuto affinché il piano vaccinale funzioni al meglio. Chiedendo le dovute spiegazioni e allo stesso tempo proponendo soluzioni.
Per esempio, chiediamo a lei e alla sua giunta perché il comune di Tradate non abbia messo a disposizione dell'ASST un luogo pubblico dove poter svolgere la campagna vaccinale di massa, oltre all'ospedale, così come hanno fatto Busto Arsizio, con l'area fiera, o Saronno con la soluzione della palestra.
Oppure perché Tradate non propone una seria campagna d'informazione a favore delle vaccinazioni e per eliminare qualsiasi dubbio circa la sicurezza dei vaccini, tema che il caso di Astrazeneca degli ultimi giorni ha portato alla ribalta.
Per concludere, le minoranze sono in guerra, non contro di lei o contro la maggioranza, ma contro il virus, per il bene della nostra comunità,
Innovazione Civica
Lista Indipendente
Il capogruppo consiliare
Alfio Plebani
Il segretario
Alessandro Codato