Silighini: "Anche la Regione ha dimenticato delle categorie. L'errore sono i codici Ateco"
"Da Castelli un inno retrò che sicuramente ha fatto commuovere i vecchi leghisti. Ma ora non è più tempo di lotte politiche"
L'esponente di Forza Italia Saronno Luciano Silighini Garagnani replica all'intervento della leghista Lucia Castelli sui ristori lombardi e quelli del Governo: "Un inno Lombardo col gusto a mio avviso retrò che sicuramente ha fatto commuovere i vecchi leghisti, compresi quelli che con gli elmetti e le corna dei barbari andavamo a Pontida a urlare Padania Libera bruciando la Bandiera Italiana. Tempi grazie al cielo spariti e cancellati, visto che ormai Salvini sventola il Tricolore anche sulla mascherina".
Silighini replica a Castelli: "Anche Fontana ha dimenticato delle categorie"
Inizia così l’intervento dell’ex candidato sindaco Luciano Silighini Garagnani in risposta all’ex Assessore Lucia Castelli.
"Mi permetto, col massimo rispetto, di dissentire con la sua frase circa la superficialità o addirittura l’intenzione del governo centrale di lasciar fuori dal decreto ristori alcune categorie professionali cosa che ,a suo avviso, la Regione Lombardia non ha fatto. Sono molte le categorie ignorate e non considerate anche dalla da lei amata giunta regionale, ciò non significa che Fontana sia cattivo, superficiale o scostumato ignorando volutamente i lavoratori, come non significa che lo sia Conte. Purtroppo l’errore è concentrarsi sui codici Ateco, migliaia e diversificati, lasciando fuori aziende che magari svolgono attività collaterali che per comodità fiscale segnano un codice Ateco primario e altri secondari che compaiono nei decreti ma vengono ignorati perché considerati seconda attività".
"Tutto il mondo del lavoro danneggiato, accettiamo gli aiuti europei"
"Il mondo del lavoro, di tutte le categorie, ha subito un crollo notevole e perfino le categorie con negozi restati aperti - continua Silighini - Una bottega di intimo secondo voi ha lo stesso fatturato di dicembre 2019 con la gente chiusa in casa? Direi di no. E così via con le altre innumerevoli categorie. Bisogna che l’Italia accetti ogni aiuto in arrivo dall’Europa, la casa comune di tutti noi, e si aiutino tutte le categorie a ripartire con solidarietà Cristiana e umana. Non è più tempo di lotte politiche, oggi più che mai dobbiamo sentirci uniti, tutti italiani e tutti europei, far fronte comune nella difficoltà che questa pandemia ha aggiunto ad altre difficoltà già esistenti prima. Le associazioni umanitarie, come ad esempio la Caritas diocesana che da anni aiuta famiglie bisognose, sanno che questo bisogno di aiuto c’era anche prima del Covid. Dobbiamo tutti pensare al prossimo e stringerci gli uni agli altri superando le difficoltà e le divisioni politiche, sociali, religiose,
unirci fraternamente e superare la difficoltà del Covid e delle altre ingiustizie sociali di cui il mondo è pieno e nel suo piccolo è piena anche la nostra Saronno. Ben venga l’aiuto della Regione e del Governo, si impegnino i politici affinché arrivino aiuti a tutte le famiglie che vivono nel nostro paese e impegniamoci affinché da questa nuova tragedia possa rinascere l’umanità che negli ultimi anni si è persa.
Accogliamo il fratello che viene da lontano, stringiamo il fratello che abbiamo vicino, cerchiamo di essere più famiglia, seguendo l’esempio di Giuseppe, Maria e Gesù se Cristiani o il grande disegno dell’amore universale per chi non crede nella nostra fede".