Pochi tamponi, Astuti (Pd): "Solo 5 testati per ogni positivo. Così tracciamento impossibile"
I numeri evidenziano tutti i problemi della strategia scelta dalla Regione
In attesa dei dati odierni, i pochi tamponi delle ultime settimane fanno sorgere non pochi dubbi sui dati e sulla strategia scelta dalla Regione per combattere la diffusione del contagio.
Pochi tamponi in Lombardia
Ieri sono stati meno di 3.500, e nella settimana appena trascorsa sono stati in totale 23mila in meno di quella precedente, segnando il dato settimanale più basso da oltre un mese e mezzo. Pochi tamponi in Lombardia, la Regione più colpita dal contagio e in cui il coronavirus ormai è chiaro essere arrivato tempo prima dell'individuazione del "paziente" di Codogno. E con pochi tamponi (attenzione, non si parla del dato assoluto ma del numero in base alla popolazione) uniti ai protocolli che impongono di effettuare il test solo ai sintomatici, trovare gli asintomatici portatori è praticamente impossibile. Ed è probabilmente anche per questi motivi che, a differenza di altre regioni, i numeri scendono ma molto più lentamente.
"Solo 5 tamponi ogni positivo, meno di Veneto e Lazio"
Il tutto è un problema di strategia: mentre il Veneto ha da subito deciso, diversamente da quanto indicato da Roma, di tamponare anche tutti i contatti vicini ad ogni caso positivo, la Lombardia (rispettando invece le indicazioni) per loro ha previsto solamente l'auto-isolamento fino all'eventuale comparsa dei sintomi. Solo ad allora si sarebbe fatto il tampone (anche se come ormai noto, non sempre sono stati eseguiti). Lo dicono anche i numeri: in Lombardia si contano 5 persone sottoposte a tampone ogni caso positivo. Veneto e Lazio si attestano rispettivamente su un rapporto di 17 a 1 e 27 a 1. Una differenza che dimostra in modo chiaro un diverso approccio di fronte alla prima componente della strategia di contrasto al COvid-19, che è l’implementazione dei test.
Astuti: "Numeri insufficienti, tracciamento impossibile"
Sull'argomento interviene il consigliere regionale Pd Samuele Astuti, che quotidianamente dirama un'approfondita analisi dei dati relativi alla lombardia (ben più approfondita dello specchietto regionale):
"Attendiamo l’incremento dei tamponi annunciato dal commissario Arcuri e speriamo possa correggere la strategia della Regione Lombardia, che rimane attestata su numeri insufficienti e molto variabili di giorno in giorno - dichiara il consigliere dem -. Rispetto alle tre T (Test, Trace & Treat) la giunta regionale della Lombardia ha investito molto sulla terza, quella basata sull’allestimento dei posti letto e delle terapie intensive, mentre è evidente che non riesca ad attivare politiche di gestione efficace dei tamponi e dei test in generale. Cosa che rende, di conseguenza, impossibile la gestione del tracciamento (la seconda T). In sintesi, delle tre T la regione Lombardia sembra aver scelto solo la terza, trascurando le altre due, senza rendersi conto che nelle fasi successive al lockdown, il tracciamento del contagio è essenziale per evitare una nuova chiusura".