Appello di Ascom e Confcommercio ai clienti: "Aiutateci a far rispettare le regole"
Fase 2 ormai iniziata ma bisogna tutti impegnarsi per evitare un ritorno al lockdown
Appello dei cinque presidenti delle Ascom della provincia di Varese alla collaborazione: "Solo così proteggeremo la salute di tutti e potremo continuare a fornire i nostri servizi".
Ascom e Confcommercio: "Per pochi che sbagliano rischiamo di chiudere tutti"
"Aiutateci a fare rispettare le regole". È l’appello rivolto a tutti i clienti da parte di Confcommercio provincia di Varese, affidato alle parole dei presidenti delle cinque Ascom territoriali (Varese, Busto Arsizio, Gallarate, Saronno e Luino).
"Chiediamo la collaborazione e la responsabilizzazione della clientela - dicono Giorgio Angelucci (Varese), Rudy Collini (Busto Arsizio), Renato Chiodi (Gallarate), Andrea Busnelli (Saronno) e Franco Vitella (Luino) - per il rispetto delle prescrizioni, dall’utilizzo delle mascherine fino al distanziamento di un metro, passando per l’uso dei gel igienizzanti e per la disponibilità a farsi misurare la temperatura. Le linee guida contenute nell’ordinanza regionale in vigore riguardano noi commercianti ma riguardano anche i clienti: aiutateci a potere ricominciare a fornirvi i nostri servizi. I pochi che si comportano come non dovrebbero, rischiano di rendere inutili tutti gli sforzi fatti fino ad ora. Se l’indice dei contagi dovesse salire, il rischio concreto è di compromettere la Fase 2, con tutte le conseguenze del caso".
Aprire in regola e imporre le disposizioni
L'appello va anche a commercianti e imprenditori, che sono invitati a riaprire solo nel rispetto delle norme di sicurezza ed eventualmente rimandare di qualche giorno il ritorno al lavoro. Ma l'invito è anche a non aver timore di imporre il rispetto delle regole ai propri clienti:
"Non bisogna avere paura a chiedere di alzare la mascherina o di non consentire l’ingresso nel negozio davanti al rifiuto di utilizzare i gel igienizzanti - aggiungono - perché è il cliente 'distratto' o refrattario ad essere dalla parte del torto, non il commerciante".
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Un passo in più secondo le Ascom sarebbe che questo lavoro di "sorveglianza" diventasse proprio anche dei clienti verso chi è meno attento. Così, spiegano, "si potrebbe compiere quell’ulteriore passo avanti nella direzione del mantenimento della libertà di uscire di casa e di entrare nei negozi, che tanto faticosamente abbiamo momentaneamente ottenuto".
Sanzioni e controlli
A mali estremi, estremi rimedi, ci sono poi le sanzioni previste per i trasgressori. In caso di mancato rispetto delle regole di sicurezza all’interno dei locali di tutti i generi di vendita al dettaglio, sia il gestore che il cliente possono incorrere in una sanzione da un minimo di 400 a un massimo di 3.000 euro. Per il locale è anche prevista una chiusura immediata da 1 a 5 giorni e un eventuale secondo provvedimento chi chiusura deciso dalla Prefettura per un periodo di minimo 5 giorni e massino 30.
I controlli ci sono e verranno intensificati. "L’auspicio - concludono i cinque presidenti Ascom - è che il numero di verbali non esploda perché ciò dimostrerebbe che cliente e commerciante hanno capito come affrontare assieme l’emergenza e come uscirne".