SuiGOAT da Tradate a Istanbul e ritorno, con l'Azzurro dell'Italbasket e l'argento mondiale
Inizio in salita al Mondiale U17, poi la cavalcata alla finale contro gli imbattibili Stati Uniti. Il tradatese Suigo: "Abbiamo dato tutto, fino alla fine. Nessun rimpianto"
Maglia 19, ruolo: centro. E al collo, la medaglia d’argento ai Mondiali di Istanbul conquistata con la nazionale under17: il tradatese Luigi Suigo continua la sua strada nel mondo del grande basket.
(Photo credits: FIP e FIBA)
Suigo torna in Azzurro
Maglia azzurra non nuova per Luigi Suigo, talento tradatese dell’Olimpia Milano, che il suo esordio con la Nazionale (under15) lo aveva fatto già nel 2022 a Melilla contro la Francia. Poi, la maglia dell’under16 con il secondo posto al Torneo Internazionale di Iscar, in Spagna e il rimpianto dell’appuntamento con gli Europei mancato per colpa di un infortunio. Ora l’under17, che a Istanbul si è dovuta arrendere di fronte all’"armata" degli Stati Uniti, nazionale che ha vinto tutte le edizioni del Mondiale e che nella settimana di partite in terra turca non ha lasciato spazio nè speranze a nessuno. Alla fine dell’ultimo quarto il tabellino segna 129 a 88, sconfitta larga, ma non così tanto se si pensa che gli USA nel corso del torneo hanno registrato uno scarto medio di 64,2 punti.
"Nessun rimpianto"
"Sapevamo che la partita sarebbe stata durissima - racconta Suigo - Abbiamo dato tutto e abbiamo giocato fino alla fine. Forse se fossimo riusciti a superare il loro pressing a tutto campo si sarebbe potuto fare qualcosa di più, ma sono comunque contento. personalmente, non ho nessun rimpianto".
Il Mondiale era iniziato il 29 giugno. Una settimana dai primi match fino alla finale, ritmi serrati e poco tempo per recuperare. Una cavalcata fermatasi al secondo posto e iniziata in salita con due sconfitte ai gironi, prima contro l’Argentina (83 a 79) poi contro la Turchia (79 a 74).
"Entrambe le partite erano iniziate bene, poi qualche errore di troppo ci è costato caro - racconta Suigo - Nella giornata di pausa ci siamo parlati, abbiamo analizzato i nostri errori e dove potevamo migliorare. Il 2 luglio, quando abbiamo ripreso contro la Nuova Zelanda, abbiamo messo in campo quello che ci eravamo detti".
Bussola ritrovata: 95 a 69 contro i neozelandesi, poi il 3 luglio 95 a 91 contro l’Australia ai sedicesimi. Agli ottavi, il 3 luglio, superato anche il Porto Rico, 83 a 65. In semifinale, gli Azzurri si ritrovano davanti la Turchia e questa volta non lasciano sconti: 90 a 63.
La finale contro la schiacciasassi a stelle e strisce lascia comunque tante soddisfazioni:
"Siamo la squadra che ha segnato più punti contro di loro - ricorda Suigo - Abbiamo giocato un ottimo torneo, e ne è prova che il nostro coach, Giuseppe Mangone, è stato eletto miglior allenatore del Mondiale e che due miei compagni di squadra sono stati eletti nel Miglior Quintetto (Maikcol Perez) e nel secondo Quintetto (Diego Garavaglia)".
E poi c’è quel soprannome, "SuiGOAT", a fondere il suo nome e l’acronimo GOAT, "Greatest of All Time".
"Hanno iniziato a chiamarmi così dopo la partita contro l’Australia, in cui ho giocato molto bene, ed è rimasto".
Un anno da incorniciare
Per il centro tradatese un’annata da incorniciare: l’argento ai Mondiali under17, il debutto e il primo canestro in Serie A coi colori dell’Olimpia Milano e sempre con l’Olimpia la vittoria del campionato under19 e la partecipazione all’Euroleague a Berlino con la selezione under18 e l’esordio con la maglia Azzurra dell’under18 a Mannheim. E non è finita: "Il 15 riparto - fa sapere Suigo - direzione Tampere in Finlandia per i Campionati Europei con la Nazionale under18". A Tradate si scalda già il tifo.