Rovello/Saronno

Una "ghost bike" a Rovello dove morì Paola Greselin

Una bicicletta bianca, a ricordo della 62enne e del 15enne Vavassori, vittime di due incidenti mortali lungo quella strada maledetta, e a monito per tutti gli automobilisti che la percorrono

Una "ghost bike" a Rovello dove morì Paola Greselin
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Posizionata questa mattina, sabato 22 aprile, a Rovello una "ghost bike", nel punto dove il 16 gennaio perse la vita in un incidente la 62enne Paola Greselin.

Una "ghost bike" per non dimenticare

Una cerimonia pesante, a tre mesi da una tragedia che aveva colpito due comunità e un intero territorio. E a due anni e mezzo da un'altra tragedia simile, quella che costò la vita, sempre nello stesso tratto di provinciale, al 15enne Simone Vavassori. Amministrazioni, famigliari, colleghi e amici di Greselin e di altre vittime della strada si sono dati appuntamento per l'iniziativa organizzata da FIAB Saronno per ricordare la responsabile dell'Ufficio Anagrafe e sensibilizzare per la sicurezza stradale e contro le troppe morti sulla strada che vedono spesso vittime ciclisti e pedoni.

Stefano Giusto (FIAB): "Una bici a ricordo, e monito"

"Ghost Bike vuole servire come ricordo, ma anche come monito per chi transita in automobile e invitare alla massima prudenza. L'altro ieri, a Milano, un'altra ciclista è morta travolta da una betoniera. Solo l'ultimo episodio di una lunga catena che vede morire sulle strade tantissimi ciclisti e tantissimi pedoni, in aumento, e così anche gli automobilisti stessi. E' una strage continua che bisogna in qualche modo fermare, e  fino ad oggi non è stato fatto abbastanza. Oltre a infrastrutture, indispensabili, servono le regole e purtroppo la revisione del Codice della Strada non sembra nulla di buono sulla sicurezza, e poi c'è un tema culturale: ogni volta che si parla di limitazione della velocità e di misure per la sicurezza si scatena una reazione assurda. Questa mattina sono stato insultato su Facebook perchè ho scritto che sulle strade italiane c'è una gerarchia che vede le automobili padrone della strada e che questa gerarchia va ribaltata. E' una campagna che non ha colore politico, non è una campagna "contro", ma "per", a favore di tutti, perchè tutti quanti quando scendiamo in strada siamo a rischio".

Airoldi: "C'è battaglia culturale da combattere"

L'intervento del sindaco di Saronno Augusto Airoldi:

"Questo incontro può essere significativo se queste tragedie ci permettono di fare un passo avanti, e credo che a Rovello e Saronno lo stiamo facendo. Con Volontè stiamo lavorando a due progetti, e con la Provincia dobbiamo capire quale potrà essere il migliore da realizzare per la sicurezza di questo luogo.

Se la revisione del Codice della Strada va nella direzione che sembra in questi giorni, è un guardare indietro. Se il Codice della Strada andrà nella direzione di liberalizzare ulteriormente la circolazione automobilistica rispetto quelle 'morbide', sarà un passo indietro che ci mette ai margini dell'Europa, dove le città più grandi hanno potenziato uso della bicicletta e di muoversi a piedi. I nostri figli e i nostri nipoti useranno sicuramente meno l'auto, l'evoluzione va in quel senso. Come Amministrazioni, dobbiamo arrivare il prima possibile a mettere a terra il progetto per la messa in sicurezza di questo luogo, ma tutti insieme abbiamo questa battaglia culturale da combattere".

Volontè (Rovello): "Non dobbiamo più trovarci qui per ricordare altre persone"

"Grazie FIAB che sollecitato da subito dopo la tragedia di Paola a celebrare questo evento - è intervenuto il sindaco di Rovello Porro Marco Volontè - Sono due tragedie grandissime. Simone 15 anni, aveva davanti una vita da scrivere, strappata da questo tratto di strada, Paola che oltre a essere un'amica personale aveva un rapporto di immenso amore con i rovellesi. Io sono grande appassionato di bicicletta, ci vado spesso e questo tratto è terribile. Il giorno dopo la morte di Paola ci siamo subito attivati, e abbiamo definito con Saronno due progetti: uno per il quale è necessaria l'attivazione della Provincia, l'altro con un percorso interno che non lo richiederebbe, ma vogliamo coinvolgerla comunque, e l'11 maggio dovremmo avere un tavolo tecnico con l'Ente per rendere la percorribilità di questa strada sostenibile e sicura anche per le biciclette. E' dovuto, perchè non ci si ritrovi qui a dover ricordare altre persone".

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