l'appuntamento culturale

Torna Fernando Pessoa con il “Adagio Cartesiano”

In una prosa che sfuma nella poesia, Maria Buongiorno indaga la fragilità del soggetto moderno, sospeso tra il bisogno di fondamento e la vertigine del dubbio

Torna Fernando Pessoa con il “Adagio Cartesiano”

Dopo 8 anni, Fernando Pessoa ritorna a Fagnano Olona con il “Libro dell’inquietudine” il prossimo venerdì 5 settembre 2025 alle ore 20.45 presso l’aula magna della scuola media Enrico Fermi. Il recital video poetico sarà preceduto dalla presentazione della raccolta di poesie “Adagio cartesiano” di Maria Buongiorno.

Torna Fernando Pessoa con il “Libro dell’inquietudine”

La serata è promossa in collaborazione con il Comune di Fagnano Olona, le Acli, la Pro Loco ed il Circolo Poetico Culturale l’Alba.

“Adagio Cartesiano” è un viaggio dell’anima che si muove tra le pieghe lente del pensiero e le fenditure luminose dell’essere. Si rivolge a lettrici e lettori in cerca di profondità, capaci di lasciarsi sfiorare da domande che non chiedono risposte immediate, ma ascolto, pausa, presenza.

In una prosa che sfuma nella poesia, Maria Buongiorno indaga la fragilità del soggetto moderno, sospeso tra il bisogno di fondamento e la vertigine del dubbio.

La voce narrante, mai completamente autobiografica e mai del tutto astratta, attraversa territori cartesiani in cui il “cogito” non è solo atto razionale, ma anche gesto lirico, interrogazione aperta, adagio esistenziale.

Ma con chi avviene questo dialogo? Un alter ego, l’amato o una parte interiore dell’io poetico? Forse una componente di ciascuno.

Tra i quesiti essenziali dell’essere, ci si interroga intorno all’atto del “restare” – non come passività o rassegnazione, ma come gesto intenzionale.

Restare quando tutto “va avanti”, come suggerisce uno dei versi, implica una resistenza controcorrente, quasi eroica. È un atto di fedeltà, forse a sé stessi, forse a un ricordo, forse a un senso di colpa da espiare dove il restare non è più solo scelta, ma anche penitenza.

C’è un senso di colpa da affrontare, un dolore da accettare, forse come unica via per una forma di pace interiore.

Con uno stile limpido e insieme perturbante, l’autrice restituisce la densità del pensiero quando si fa carne, lingua, silenzio.

“Libro dell’inquietudine”

Diego De Nadai nel nuovo recital video si immergerà nell’eteronimo Bernardo Soares. Un altro viaggio nell’universo eteronomico del grande Poeta Lusitano. Un lavoro che nasce da una ricerca analitica e soggettiva, con l’apporto della regia di Maria Buongiorno, per decifrare la complessità di quest’opera.

Bernardo Soares, il semi-eteronimo creato da Fernando Pessoa, scrive un libro che non è un diario né un un poema e neanche un’autobiografia ma un linguaggio intimo dell’anima.

I 450 frammenti che compongono il “Libro dell’inquietudine” si scompongono e ricompongono come in un puzzle. Si tratta di un libro liquido senza fine e inizio, fatto da un carosello di descrizioni affascinanti che si nutrono della quotidianità osservata da Bernardo Soares che non diventa mai oggetto di azione, un continuo frammentarsi, un bisogno di sognare in una solitudine che è poesia e prosa contemporaneamente.