Il gruppo Alpini di Tradate spegne 90 candeline
Una mostra sulla Grande guerra e una cerimonia di commemorazione domenica per festeggiare l’anniversario di fondazione del gruppo guidato da Galmarini
I 90 anni del gruppo Alpini Tradate, una storia fatta di imprese gloriose, di vite spezzate sul fronte, ma anche di tanti esempi di mirabile senso civico
90 anni del gruppo Alpini
Il 10 maggio del 1931 veniva fondato il gruppo Ana di Tradate intitolato all’Alpino medaglia d’oro al valor militare Gian Luigi Zucchi. Domenica 14 novembre 2021 il gruppo festeggia il 90esimo anniversario di costituzione con una cerimonia ( alzabandiera al monumento dell’alpino e santa messa) e una mostra sulla Grande guerra, già visitabile in villa Truffini. I 90 anni del gruppo sono un traguardo di rinnovata gioventù con alle spalle tana storia gloriosa, ma ancor di più di tanti esempi di mirabile senso civico. Esempi importantissimi per le nuove generazioni che hanno il compito di proseguire lungo questo cammino. Ed è a loro che è rivolto in particolare l’invito a partecipare alla mostra «La grande guerra passa da Tradate» apertasi domenica che, attraverso le illustrazioni di Dario Cardenia, raffigura il feroce conflitto vinto dall’Italia il 4 novembre 1918 per ricordare il sacrificio di chi si battuto per la Patria e per un ideale e la generosità di una città capace di rispondere con concretezza alle difficoltà. «La storia dei nostri alpini ricchissima di eroi e vicende eroiche in tempi di guerra, si è arricchita in tempi di pace di storia di vita civile che hanno accresciuto la stima e l’effetto per il corpo», sottolinea l’Amministrazione Bascialla che ha patrocinato la festa del gruppo, la festa di un’intera comunità.
90 anni una storia di eroi e di tante iniziative benefiche
La storia del gruppo capeggiato da Angelo Galmarini ( vicepogruppo Maurizio Milani) è la corona d’alloro portata al cippo eretto sul Valderoa in ricorda della medaglia d’oro Gian Luigi Zucchi, sono le gardenie per Ail i banchetti solidali, la colletta alimentare, le giornate passate alla Pineta a sfornare salamini e castagne agli anziani ospiti, le raccolte fondi a favore degli enti benefici, le donazioni sanitarie ( come casa Velini e Maugeri come aiuto alla cura dei malati Covid), sono le adunate e l’aiuto ai bambini rwandesi adottati a distanza. Sono queste e molte altre le cose che gli alpini in questi 90 anni hanno fatto e nella tradizioni alpina, continua a fare. E che verranno ricordati domenica, ad una settimana dalla commemorazione del IV Novembre. «Vogliamo ricordare tutti coloro che sono andati avanti, che sono caduti sui campi di battaglia, in particolar modo Zucci e le medaglie d’argento al V.M. tenente Oreste Brenna, al capitano Dorligo Albisetti (comandante di compagnia e reduce d’Africa e di Grecia caduto sul fronte russo il 10 settembre 1942 le cui spoglie vennero ritrovate dal fratello Sarajevo nel 1988 e accolte dalla città con tutti gli onori), il caporale Eugenio Scattolin e gli altri decorati del nostro glorioso gruppo – commenta Angelo Galmarini – Un particolare ricordo va a i capigruppo che mi hanno preceduto e in praticare agli alpini Sarajevo Albisetti, Bruno Bignucolo e Franco Bertoli che ci hanno insegnato e aiutato ad essere vicini al prossimo». Galmarini coglie l’occasione per rilanciare l’iniziativa «aiuta gli alpini ad aiutare» a Natale. Con l’acquisto di panettone e pandoro contribuirai a donare un’apparecchiatura elettromedicale per la riabilitazione dei disabili all’ospedale di Busto, un cavallo per ippoterapia, un aiuto alla Prociv sostenendo le inziiative di Ana.