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Cinquant’anni dalla missione Apollo-Soyuz: serata col GAT

Nuova serata dedicata allo spazio e alla storia con il Gruppo Astronomico Tradatese

Cinquant’anni dalla missione Apollo-Soyuz: serata col GAT

Lunedì sera, 10 novembre, al cinema Grassi di Tradate nuova serata dedicata alla scienza e all’astronomia con il Gruppo Astronomico Tradatese in occasione dei 50 anni dalla missione Apollo-Soyuz.

Apollo-Soyuz e ISS: serata al Grassi

Una conferenza dedicata a un doppio anniversario: quello dei 50 anni dalla missione Apollo-Soyuz e quello dei 25 anni di orbita della Stazione Spaziale Internazionale ISS. Due anniversari che ricordano come gli Stati anche, di fronte alle sfide scientifiche, possano collaborare tra loro per raggiungere obiettivi comuni.

I 50 anni della missione Apollo-Soyuz

La serata, dal titolo “50 anni fa la missione Apollo-Soyuz”, sarà coordinata da Giuseppe Palumbo, storico divulgatore del GAT, che sarà affiancato da alcuni studenti liceali che hanno partecipato a un concorso scolastico lanciato lo scorso anno proprio su questo tema.

Il cuore dell’incontro sarà la proiezione di un documentario prodotto dalla NASA, realizzato per celebrare il cinquantesimo di una delle missioni più simboliche della storia dell’esplorazione spaziale: quella che, nel 1975, vide americani e sovietici collaborare per la prima volta nello spazio, anticipando di fatto lo spirito della futura ISS.

L’incontro nello spazio durante la Guerra Fredda

Durante la missione Apollo-Soyuz, tra il 15 e il 21 luglio 1975, due equipaggi si incontrarono in orbita: i sovietici Aleksej Leonov e Valerij Kubasov a bordo della Soyuz 19, e gli americani Tom Stafford, Vance Brand e Donald Slayton a bordo della capsula Apollo 18.

Un evento storico che rappresentò il “disgelo” tra Usa e Urss e gettò le basi per una cooperazione scientifica internazionale che ha trovato pieno compimento con la Stazione Spaziale Internazionale, entrata in funzione nel novembre del 2000.

Il primo equipaggio della ISS era, non a caso, misto: l’americano William Shepard con i russi Yuri Guidzenko e Sergei Krikalov. Da allora, la stazione ha ospitato 266 astronauti da 20 nazioni e oltre 400 esperimenti scientifici in assenza di gravità, nei campi più diversi: biologia, medicina, fisica, botanica e astrofisica.

La serata del 10 novembre sarà dunque non solo un viaggio nella storia ma anche un’opportunità per parlare del presente e del futuro dell’esplorazione spaziale, in un momento in cui la cooperazione internazionale torna ad essere un tema centrale anche sulla Terra.