Balconi Fioriti: venerdì a Ville Ponti i premi della prima edizione
Dopo mesi segnati dal Covid si chiude il concorso promosso dal Coldiretti, confidando possa segnare la rinascita di un settore in profonda crisi
La prima edizione del concorso provinciale Balconi Fioriti ha avuto decine di adesioni da tutto il comprensorio. Il presidente di Coldiretti Varese Fiori: "2020 anno nero per il comparto floricolo, ma una nuova cultura del verde può guidare la ripartenza"
Balconi Fieriti, cerimonia di premiazione nel giardino di Ville Ponti
Uno dei “salotti verdi” del territorio, il parco di Ville Ponti, sarà lo scenario della premiazione del primo concorso “Balconi Fioriti in provincia di Varese” promosso dalla Coldiretti provinciale. L’appuntamento è per le ore 11 di venerdi prossimo, 16 ottobre. “Abbiamo avuto un ottimo riscontro di partecipanti, il che ci incoraggia a proseguire l’iniziativa anche per il prossimo anno” commenta il presidente di Coldiretti Varese Fernando Fiori.
2020 annus horribilis per il florovivaismo
“E’ un concorso nato a fine primavera per sensibilizzare l’opinione pubblica sul ruolo del verde e dei fiori, ma anche per evidenziare un anno drammatico per gli operatori del settore: il 2020 sarà ricordato come l’annus horribilis del comparto florovivaistico, con una primavera che ha azzoppato la stagione sul nascere e costretto i produttori a distruggere le proprie piante per fare spazio, in serra, alle nuove incombenti fioriture: un ciclo che, purtroppo, si è ripetuto e protratto per settimane. Ma una rinnovata cultura del verde e dei fiori può guidare la ripartenza, sostenendo le imprese ma anche rendendo più belli e accoglienti i nostri centri urbani”.
Con questo spirito, appunto, il concorso Balconi Fioriti ha saputo proporsi e acquisire consensi già in questa prima edizione. Partecipare a “Balconi Fioriti in provincia di Varese”, promosso da Coldiretti, era (e sarà) semplicissimo: per i concorrenti è stato sufficiente inviare le foto dettagliate dei loro balconi che sono state valutate da una giuria di florovivaisti ed esperti in competizioni internazionali del settore, con la qualificata consulenza di Anna Furlani Pedoja, membro dell’Associazione Italiana Architettura del Paesaggio, dell’European Foundation for Landscape Architecture e in passato giudice italiano del concorso europeo Entente Florale.
Ripartire dai balconi
“Il comparto florovivaistico è una spina dorsale strategica della nostra economia prealpina e sta pagando ancora in maniera drammatica la crisi causata dal Covid-19” aggiunge Carlo Cremona, floricoltura e altro componente della giuria “Abbiamo chiesto e chiediamo ai cittadini di “ripartire fiorendo i propri balconi”, la risposta è stata concreta e tutti hanno mostrato grande impegno”.
I premi in palio
Come detto, sono diversi i premi in palio, con buoni spesa in agriturismo da 300, 200 e 100 euro per i finalisti. Ai concorrenti è stata data massima libertà nella fioritura dei balconi: era infatti possibile utilizzare tutte le essenze disponibili, ovvero qualsiasi pianta ornamentale verde e/o fiorita, annuale o perenne, arbustiva o erbacea, non artificiale. Unico vincolo, assolutamente banditi i fiori di plastica o, comunque, finti. Nel riunirsi per valutare le fotografie inviate, la commissione ha tenuto conto dei seguenti criteri generali di giudizio: 1) presentazione estetica d'insieme del balcone fiorito; 2) ricchezza e qualità di fiori e piante; 3) fantasia e armonia di colori nell'allestimento.
Tutto il territorio coinvolto
“Fiorire significa rinascere, riaprire, dare un segno di accoglienza e benvenuto nei nostri territori. Importante è stato il coinvolgimento delle amministrazioni comunali e dell Pro Loco del territorio, che ci hanno sostenuto nel diffondere il concorso. Il coinvolgimento della popolazione resta importantissimo: si parte dalle fioriture dei propri spazi di casa per giungere a trasformare e rendere più bella una via, un quartiere, un intero comune. Fiorire il proprio balcone significa dare un segno di bellezza e style-life, ma anche di attenzione verso il mondo dei fiori a tutto tondo e a un comparto, quello florovivaistico, che in provincia è forte di quasi mille imprese e offre lavoro a un indotto di diverse migliaia di persone”.