Al cinema Grassi le straordinarie scoperte del telescopio James Webb
Lunedì sera sul palco del cinema tradatese un anno di scoperte che potrebbero rivoluzionare ciò che sappiamo sull'universo
Lunedì 18 marzo nuova serata in compagnia col Gruppo Astronomico Tradatese al cinema Grassi di Tradate.
Al Grassi, le straordinarie scoperte del James Webb
Da un anno la scienza astronomica non è più la stessa. Sono infatti state fatte più scoperte negli ultimi 12 mesi che, forse, in tutti i secoli precedenti. Il merito va senza discussione al super-telescopio James Webb (JWST), un avveniristico strumento da 6,5 metri di diametro che venne lanciato il 25 dicembre 2021 a 1,5 milioni di km di distanza dalla Terra nel cosiddetto punto lagrangiano L2, una posizione dove l’attrazione di Sole e Terra si annullano.
Il pregio primario del JWST è la capacità di spingersi fino all’infrarosso medio (20 micron), permettendo osservazioni sia dell’Universo lontanissimo (quindi giovanissimo) sia di stelle e pianeti in formazione all’interno di nebulose opacizzate dalla polvere.
La serata del GAT
Lunedì, il dottor Cesare Guaita, Presidente del GAT parlerà sul tema: "JWST, UN ANNO DI SCOPERTE".
"Le informazioni forse più sensazionali riguardano la Cosmologia e la nascita dell’ Universo, avvenuta, secondo la teoria più accreditata, 13,8 miliardi di anni fa in seguito ad una grande esplosione che dal nulla immise nell’ Universo l’idrogeno da cui sono poi nate le galassie in tempi stimabili di alcuni miliardi di anni - anticipano dall'associazione - Una storia apparentemente logica che, però, il JWST sta mettendo completamente in crisi: sono state scoperte infatti centinaia di galassie lontanissime, quindi giovanissime già perfettamente formate 3-400 anni dopo il Big Bang! Un autentico shock per i cosmologi, come sarebbe shoccato un biologo che trovasse un bambino appena nato già dotato di barba, baffi e parlata fluente e precisa. Non meno inaspettate sono le ricerche più vicine sulla nascita delle stelle e dei sistemi planetari, al seguito dei quali JWST rileva sempre una grande quantità di acqua e di molecole a base di Carbonio. Nessuno però si sarebbe mai aspettata l’esistenza, rilevata dal JWST, di pianeti ‘orfani’ ossia non legati a qualche stella e, addirittura di pianeti DOPPI vaganti all’interno della nebulosa dove sono nati. In sostanza, ad ogni osservazione JWST, che lavora 24 ore su 24, corrisponde una nuova scoperta. Anche per questo le proposte osservative provenienti da ogni parte del mondo sono a migliaia ma, solo il 10% può essere preso in considerazione".