Legnano

A Legnano la mostra dedicata a Guido Crepax, creatore di "Valentina"

Dal fumetto al mondo del cinema, della musica e del design in un gioco di continui rimandi

A Legnano la mostra dedicata a Guido Crepax, creatore di "Valentina"
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Verrà inaugurata ieri, 2 dicembre 2022, la mostra dedicata a Guido Crepax all'interno del Palazzo Leone da Perego a Legnano.

Crepax sbarca a Legnano

“Essere Guido Crepax – l’uomo che disegnò l’inconscio”, la mostra che si inaugura venerdì 2 dicembre a Palazzo Leone da Perego, è un viaggio nella mente di uno dei più grandi illustratori del secolo scorso, conosciuto e ammirato in tutto il mondo, Guido Crepax.

Una mostra che parte dal fumetto e si sposta, in un gioco di continui rimandi, nel mondo del cinema, della musica e del design per ritornare al fumetto e sublimarsi nell’atto teatrale. La mostra è organizzata dal Comune di Legnano ed è a cura di Archivio Crepax e scheriANIMAndelli.

«Questa mostra nasce con l’intento di far conoscere il mondo immaginifico di un artista che ha profondamente influenzato il fumetto europeo dalla seconda metà del XX secolo dando importanza più alle suggestioni che le sue opere generano che all’aspetto biografico e documentale della sua produzione – spiega Nicoletta Mandelli, curatrice della mostra insieme con l’Archivio Crepax - Illustratore, grafico, fumettista, Crepax è noto soprattutto per il personaggio Valentina, da lui creato nel 1965 e molto rappresentativo dello spirito degli anni Sessanta e Settanta. La serie di fumetti e libri di Valentina sono famosi per il sofisticato disegno di Crepax e per la trama psichedelica e sognante, ma il mondo di questo illustratore è molto più complesso e cangiante e Valentina è solo una delle interpreti della sua narrazione».

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Le opere e la suddivisione delle sale

«La mostra rappresenta un’occasione per addentrarsi nella mente dell’uomo Crepax, ancor prima che nella mente dell’artista –dice Antonio Crepax - Si cercherà di “decifrare” indizi che nostro padre ha disseminato nel suo lavoro per capire cosa sottende l’atto creativo».

La mostra si sviluppa nelle sale del Palazzo Leone da Perego con una scansione tematica distribuendo oltre 60 tavole originali e più di 20 litografie firmate dall’autore. La prima sala è dedicata alla famiglia e al mondo borghese in cui essa era calata, ma a partire dalla seconda ci si addentra nella mente dell’autore, tanto che la successiva è dedicata alla psicanalisi e la terza si concentra sull’opera di Schnitzler “Doppio sogno” con rimandi al film di Kubrick “Eyes Wide Shut” che di questo romanzo breve è la trasposizione cinematografica. La sala centrale è dedicata all’alter ego di Crepax, che altri non è che Valentina.

La sala successiva mette in mostra le “alterazioni mentali” che il maestro sapeva descrivere con maniacale precisione attraverso l’arte dell’illustrazione. Segue poi la sala dedicata al momento definito “psichedelico” e giocata sul colore, in contrapposizione al bianco e nero che contraddistingue le sale precedenti. Si chiude il percorso con la sala dedicata al teatro grazie alle tavole originali della Lulù di Wedekind con la regia di Mario Martone e la Salomè, una rivisitazione del mito di Salomè in chiave moderna nella scrittura di Paolo Scheriani, che è diventata poi uno spettacolo teatrale con il coinvolgimento dello stesso Crepax, inizialmente, e in seguito della figlia Caterina, che ne ha curato le scene e i costumi.

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A integrare e ampliare la mostra dedicata a Guido Crepax è la figlia Caterina, che esporrà le sue opere all’interno della mostra del padre. Un percorso che mette in mostra il lavoro dell’artista, che in qualche modo raccoglie il testimone dal padre e, pur discostandosi dal tipo di arte che ha caratterizzato il lavoro del Maestro, si propone di proseguirne il percorso artistico. Le opere di Caterina sono delle vere e proprie sculture di carta, abiti che vestono l’aria.

Le parole della figlia e dell'assessore

«La porta del suo studio era sempre aperta – ricorda Caterina Crepax - Ci raccontava mille storie, a volte si divertiva a inserirci nei suoi racconti o a mettere dettagli di casa nostra. Non eravamo mai gelosi del suo lavoro perché noi stessi eravamo dentro il suo lavoro: ci sentivamo amati».

«La nostra proposta espositiva segue due filoni –sottolinea Guido Bragato, assessore alla Cultura: quello degli artisti che operano sul nostro territorio e quello dei nomi di risonanza più vasta. È questo il caso di Guido Crepax, illustratore di fama mondiale che, a quasi vent’anni dalla sua scomparsa, continua a parlarci attraverso i suoi lavori e all’impegno e alle iniziative portati avanti dall’Archivio voluto dalla sua famiglia».

Nell’arco dei due mesi di esposizione si terranno eventi a corollario della mostra che racconteranno in modo ancora più approfondito l’universo di Guido Crepax; visite guidate, letture sceniche, focus, momenti musicali, proiezione di documentari arricchiranno la mostra sino al “finissage” che sarà un modo di festeggiare i 90 anni dalla nascita del Maestro, che cadranno il prossimo 15 luglio.

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La vita di Guido Crepax

Guido Crepax, nato a Milano nel 1933, è uno dei massimi autori italiani di fumetti e il più noto nel campo del fumetto d'autore per adulti. Laureatosi in architettura, ha preferito dedicarsi al disegno, prima come illustratore di cover di vinili (ne ha realizzate oltre trecento) e poi come grafico pubblicitario, firmando campagne per importanti aziende italiane e straniere.

Nel 1965, con la rivista Linus, torna ai fumetti per creare il personaggio che lo ha reso famoso in tutto il mondo, Valentina, a quel tempo, una delle poche protagoniste femminili nel mondo del fumetto cui Crepax affiancherà successivamente altre eroine: da Bianca ad Anita, da Giulietta a Francesca. Meticolose e raffinate sono anche le sue trasposizioni a fumetti di alcuni classici della letteratura: da Emmanuelle all'Histoire d'O, da Justine a Venere in pelliccia, da Dracula a Frankenstein, dal Dottor Jekyll e Mr. Hyde a Giro di vite, da Poe a Kafka.

Complessivamente ha disegnato circa centoventi storie per un totale di oltre cinquemila tavole a fumetti e i suoi libri sono stati pubblicati in oltre trecento edizioni nelle principali lingue. In quarant' anni di attività ha realizzato migliaia di illustrazioni per giornali, riviste, libri e per caratterizzare complementi di arredo, tessuti per la casa, capi di moda e oggetti di design. Ha lavorato anche per il teatro, il cinema e la televisione. Nel campo delle stampe d'autore, ha realizzato oltre cento litografie e serigrafie. Numerose le mostre personali in Italia e all'estero. Di
lui hanno scritto, fra gli altri, Roland Barthes, Alain Robbe-Grillet, Gillo Dorfles e Umberto Eco. A seguito della sua scomparsa, il 31 luglio 2003, i figli Antonio, Caterina e Giacomo hanno raccolto l’eredità culturale del padre i familiari creando l’Archivio Crepax per tutelare e mantenere vivo il patrimonio di immagini e contenuti del creatore di Valentina. Mostre ed eventi, nuove edizioni, oggetti di design e progetti multimediali sono sviluppati, quindi, sempre nel rispetto dell’opera originale, evidenziando così la grande attualità delle creazioni di Crepax.

Caterina Crepax è nata a Milano nel 1964 ed è cresciuta in un'atmosfera ricca di suggestioni e fantasia. Architetto d'interni, "scolpisce" con la carta abiti sontuosi dai dettagli sorprendenti che diventano raffinati oggetti del desiderio. Con un'attenzione particolare per il riutilizzo di materiali cartacei di uso comune, ama l'ironico gioco della metamorfosi, della loro trasformazione in "tessuti" preziosi. Tagli, pieghe, arricciature, plissettature, sbuffi e intarsi danno vita a magiche creature, a volte illuminate al loro interno, che prendono ispirazione dal mondo animale o vegetale o dalla decorazione architettonica, quasi fossero "crisalidi svuotate di un corpo del quale conservano la
memoria".

Lavora come artista, realizza sculture, elementi indossabili per sfilate e spettacoli teatrali, allestimenti scenografici per mostre ed eventi, segue progetti speciali nelle scuole di moda e design. Si occupa, con la sua famiglia, dell'Archivio del padre, con iniziative in tutto il mondo. Innumerevoli le mostre e gli eventi in tutto il mondo cui ha preso parte: da Miami a Tokyo, da Londra a Rio de Janeiro, da Parigi a Barcellona.La mostra a Palazzo Leone da Perego, via Gilardelli, 10 sarà aperta dal 2 dicembre al 22 gennaio 2023 il venerdì dalle 18 alle 20, il sabato, la domenica e i festivi dalle 10 alle 12.30 e dalle 15 alle 19. L’ingresso è libero.

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