Palla ovale

Rugby Tradate in Municipio: "Pronti per un progetto di cultura rugbistica"

Tante idee e progetti in cantiere nel nuovo direttivo, che presto finalmente potrà inaugurare la nuova casa dei Muccaleoni

Rugby Tradate in Municipio: "Pronti per un progetto di cultura rugbistica"
Pubblicato:
Aggiornato:

Giovedì 23 luglio il nuovo direttivo dell'Amatori Tradate Rugby ha incontrato il sindaco Giuseppe Bascialla,  il vicesindaco Franco Accordino e l'assessore Erika Martegani. Occasione per presentarsi e per delineare gli obbiettivi dei prossimi anni.

Rugby Tradate: nuovo corso, vecchi valori

Avanzare, sostenere, pressare, continuare. I principi del rugby per formare cittadini e adulti migliori, dentro e fuori dal campo. E' l'obbiettivo che ieri sera il neopresidente dell'Amatori Tradate Rugby Carlo Giacomelli insieme a parte del nuovo direttivo ha presentato al Comune in un incontro di presentazione dopo le elezioni di rinnovo delle cariche della società sportiva. Una realtà cresciuta molto negli ultimi anni e con un'impronta educativa e giovanile sempre più forte, che conta ad oggi 20 allenatori, 25 dirigenti accompagnatori e oltre 200 iscritti, oltre a famiglie e amici dei giocatori che non aspettano altro che la riapertura dei campionati per tornare a tifare le squadre gialloblù, dal Minirugby alle squadre seniores, maschile e da qualche anno anche quella femminile, l'unica in provincia di Varese.

Una grande famiglia

Quela presentata dai vertici della palla ovale cittadina è una grande famiglia, "unita - ha precisato il presidente - in cui privilegiamo gli aspetti formativi ed educativi a quelli competitivi, che comunque non dimentichiamo". Aspetti formativi che nel rugby, anche al di la di una visione "romantica" di questo sport, sono presenti e fondanti come ricordato da Giancarlo De Vita:

"Il rugby è di per sè uno sport inclusivo, con un ruolo per tutti. E a questo da sempre uniamo l'aiuto e il sostegno anche economico che permettono a tutti, anche a chi è in difficoltà economiche, di far parte della nostra realtà. I nostri valori (appunto, avanzare, sostenere, pressare, continuare), fuori dal campo e portati nella vita sono importanti e positivi, soprattutto per i ragazzi e gli adolescenti".

Una cultura rugbistica "diffusa"

Da qui quello che sarà il filo conduttore dei prossimi anni: la creazione di una "cultura rugbistica" anche lontano dalle linee di meta, un progetto culturale che porti i ragazzi appassionati di questo sport a conoscere il passato della società, fondata nel 1995, e avvicinarsi ai "senatori" che l'hanno fatta crescere, alle loro esperienze e alle loro storie. Un progetto però che si vuole aprire "a tutte le società sportive della città - ha aggiunto Giacomelli - perchè ogni sport ha una funzione educativa importante per i nostri bambini e ragazzi e crediamo quindi di doverci impegnare insieme alle altre società per combattere il drop-out sportivo. Quando un ragazzo a 14 anni abbandona lo sport è una sconfitta per tutti".

Casa in arrivo

Una famiglia però non è completa se non ha una casa in cui riunirsi e trovarsi. Casa che dovrebbe arrivare nei prossimi mesi, in autunno, quando le tribune e la club house in costruzione accanto al campo del Rugby Tradate (e progettate da uno dei componenti del nuovo direttivo, Roberto Pisoni) saranno completati. "Ringraziamo l'Amministrazione per questo sforzo e importante sostegno, e per esser riuscita a dare un tetto a questa grande famiglia - ha continuato Giacomelli - Vorremmo che quella casa però non venga frequentata solo nei giorni di partite ma tutta la settimana, aprendola a giovani e ragazzi  che vogliono ritrovarsi, al doposcuola, allo studio. Non vediamo l'ora".

Dopo mesi di lockdown quindi si torna al lavoro: allenamenti già ripresi, campionato in attesa di novità dalla Fir ma tanti progetti in mente per gli studenti tradatesi, come quello Sport e Bullismo di cui il Rugby Tradate è stato capofila negli anni passati.

"Lo sport è importantissimo - ha concluso il sindaco Bascialla - perchè educa al benessere, al rispetto e trasmette valori positivi ai nostri ragazzi. E sappiamo bene che un adolescente che fa sport difficilmente prenderà certe strade e brutte abitudini".

TORNA ALLA HOME

 

Seguici sui nostri canali