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Rugby, annullati tutti i campionati: non succedeva dal '45, in tempo di guerra

La Fir: "Il mondo del Rugby è pronto a rispondere eticamente alle condizioni complessive del Paese"

Rugby, annullati tutti i campionati: non succedeva dal '45, in tempo di guerra
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Il Consiglio Federale della Fir ha deciso ieri di sospendere tutti i campionati di rugby in Italia: è la prima società sportiva a farlo, colpo di spugna sulla stagione 2019/2020.

Sospesi tutti i campionati di rugby

L'attività agonistica era già stata sospesa fino al 3 aprile, ieri la Federazione Italiana Rugby ha deciso di non aspettare oltre: sospesi tutti i campionati, si riprende con la prossima stagione. Mentre il mondo del calcio e le istituzioni discutono su quando riprendere con le partite e gli allenamenti, la Fir ha deciso per la soluzione che più tutela gli atleti e chi vive il mondo del rugby. Una decisione non facile, presa solamente altre due volte nella storia della pala ovale italiana, nel 1944 e nel 1945, in tempo di guerra.

La decisione del Consiglio

La sospensione di tutti i campionati non va intesa come una semplice "pausa": non saranno assegnati i titoli di Campione d'Italia e sono annullati tutti i processi di promozione e retrocessione.

Mai una scelta simile in tempo di pace

Al netto dei due campionati in tempo di guerra, la decisione non ha precedenti.

"Nell’assumere una decisione che non ha precedenti nella storia del rugby italiano dal secondo dopoguerra ad oggi  - si legge in un comunicato della Fir - il Consiglio ha tenuto in massima considerazione i valori fondanti del rugby italiano e il loro attivo impatto sulla società civile e sui Club, nell’intento di rispondere a tre aspetti imprescindibili:  tutelare la salute e il futuro dei giocatori di rugby di ogni età e livello del nostro Paese, delle loro famiglie e delle loro comunità; mostrare come il Gioco di Rugby sia pronto a rispondere eticamente alle condizioni complessive del Paese, duramente sfidato sul piano sanitario ed economico dalle vicende epidemiche attuali anche affrontando, come opportuna forma di condivisione, il sacrificio di una sospensione tanto incidente sull’attività agonistica nazionale; consentire ai Club di ogni livello di operare in regime di chiarezza rispetto alle attività previste nei prossimi mesi".

Sostegno ai Club

Il rugby, come tutti gli altri sport, non è però solo passione. In tanti vivono di rugby e vi lavorano, e come per le aziende uno stop simile alle attività rischia in primo luogo di mettere in ginocchio le società. Anche su questo la Fir non mancherà di fare la sua parte:

"Il Presidente e il Consiglio ribadiscono inoltre che l'attenzione della Federazione è massimamente rivolta alle Società, ai giocatori, ai tecnici e agli staff, ai dirigenti, ai direttori di gara e, più in generale, a tutte le componenti del nostro movimento e che, nella prospettiva di una loro tutela, saranno varate misure di sostegno straordinarie - continua la nota - Tali misure saranno approntate dal Presidente e dal Consiglio nelle prossime settimane, in coerenza con le indicazioni del Consiglio dei Ministri, del CONI, degli organi internazionali di cui FIR è membra e con l'esigenza del mantenimento di una sostenibilità complessiva del bilancio federale. A tal proposito, il Consiglio Federale ha definito di aggiornarsi alle ore 15 di mercoledì 1 aprile 2020".

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