Sport e Covid

Nuovo DPCM, via libera ad allenamenti e competizioni a porte aperte

Nuove regole per il mondo sportivo: via libera agli allenamenti e ai tifosi sugli spalti, massimo 1000 all'aperto e 200 al chiuso

Nuovo DPCM, via libera ad allenamenti e competizioni a porte aperte
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Il nuovo DPCM emanato dal Consiglio dei Ministri, permetterà di tornare a svolgere allenamenti e partite a porte aperte. Una novità importante soprattutto per il mondo dei dilettanti, che già in questi giorni avevano cominciato gli allenamenti seppur con tutte le limitazioni imposte dalle precedenti ordinanze. Ora, di fatto, si torna a una parvenza di normalità con la possibilità di avere fino a 1000 persone sugli spalti per gli eventi all'aperto e fino a 200 per gli eventi al chiuso. Rispettando, comunque, le norme di prevenzione quali la misura della temperatura, l'utilizzo delle mascherine e il distanziamento.

Il comunicato della LND

Via libera ad allenamenti di gruppo, tornei e competizioni dilettantistiche, anche in presenza di pubblico. Lo ha stabilito il nuovo DPCM confermando l’intuizione della Lega Nazionale Dilettanti di far regolare le attività basandole sull’applicazione delle ordinanze regionali. In questo modo possono esultare le società della LND, che da tempo, per il tramite dei suoi vertici nazionali e periferici avevano lamentato la mancanza di provvedimenti in grado di garantire la completa ripresa delle attività, al pari di quella amatoriale già regolamentata dalle normative regionali. Il DPCM stabilisce che sarà consentita la partecipazione del pubblico per un massimo di 1000 spettatori all’aperto e di 200 al chiuso per gli eventi a carattere territoriale. Confermate però tutte le misure in ordine a distanziamento, mascherine, corretta areazione dei locali al chiuso e obbligo di misurazione della temperatura. Per gli eventi di carattere nazionale resta per il momento l’obbligo delle porte chiuse.

Le parole del presidente Cosimo Sibilia

Si tratta di un passaggio fondamentale verso il ritorno alla normalità. Sono state confermate le nostre intuizioni, sostenute dal nostro coordinamento sanitario, basate proprio sulla necessità di far regolare le attività del calcio dilettantistico dalle ordinanze regionali. Ora siamo veramente pronti per ricominciare

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