Nicolas Novati sul tetto del mondo «La dedica speciale a mamma e papà»

Determinazione, grinta, passione. Tutte caratteristiche che hanno portato  Nicolas Novati  in cima il mondo.

Il fighter di Rovellasca ha conquistato la cintura iridata, dopo aver battuto il  ceco Jaroslav Dubsky

Il fighter di Rovellasca ha conquistato sabato sera la cintura iridata, dopo aver battuto nel match disputato nella sala delle feste del Casinò di  Campione d’Italia (e in diretta anche su Dazn durante l’evento The Arena)  il  ceco Jaroslav Dubsky, laureandosi così campione del mondo di  kickboxing della sua specialità di K1 Wku 67 chilogrammi. «Un sogno che è diventato realtà, un ulteriore passo avanti dopo che nel recente passato avevo conquistato il titolo di campione europeo», le prime parole di Nicolas. Classe 1997, a 28 anni il pugile comasco ha raggiunto l’apice della sua carriera al termine di un match dominato, nel quale fin dalla prima ripresa ha dato un segnale forte dimostrando di voler mettere le mani sulla cintura iridata.

Primi passi da calciatore, a 16 anni la svolta "E’ stato papà a darmi il consiglio di praticare questo sport"

Primi passi da calciatore, a 16 anni la svolta cambiando sport:  «E’ stato papà a darmi il consiglio di praticare questo sport. Inizialmente avevo soltanto la volontà di provare e tenermi in allenamento, poi con un allenatore ci siamo preparati per il primo combattimento e da lì è stato amore a prima vista». Una strada lunga e tortuosa che ha portato Nicolas in cima al mondo:  «Da un certo punto di vista mi aspettavo di arrivare in alto, perché in ogni campo sono una persona che non molla mai e che dà sempre tutto per raggiungere l’obiettivo. Certo, il titolo mondiale era un sogno e sono contento di averlo raggiunto. Le sensazioni dopo la vittoria? La vita è sempre uguale, ma grazie alle condivisioni del sindaco di Rovellasca Sergio Zauli e di tanti amici, ora capita che la gente mi fermi per strada per farmi i complimenti. E’ bello sentirsi un po’ come un vip».

"La dedica per questo traguardo è per mamma e papà, sono stati sempre presenti a ogni mio combattimento"

Al fianco di Nicolas, sabato sera, erano presenti mamma Graziella e papà Roberto:  «La dedica per questo traguardo è per loro, sono stati sempre presenti a ogni mio combattimento e non si volevano perdere un appuntamento così importante». E ora che il fighter comasco è in cima al mondo…  non si vuole certo fermare:  «A fine luglio ho deciso di dedicarmi al 100% a questo sport, sia per concentrarmi in maniera totale su questo appuntamento importante, sia per dare il via a un percorso che mi porterà ad allenare a a far si che questo sport possa diventare la mia vita. Ma al momento penso soprattutto a combattere, non vedo l’ora del prossimo appuntamento di sabato 10 maggio a Zurigo».