La Fulgor run fa il pieno con più di 1600 iscritti
Sabato 7 giugno è stata una festa per i 1612 iscritti, che non sono riusciti a scalfire il record dell’anno scorso

Tre mascotte giurassiche, il sentiero tra le rane, gli angoli musicali sul percorso giunti a sette, le nuove maglie dello squadrone staff: non sono mancate anche questa volta le novità portate dalla Fulgor Run di Cairate, nel clima leggero, gioioso e coinvolgente di sempre.
La Fulgor run fa il pieno con più di 1600 iscritti
Sabato 7 giugno è stata una festa per i 1612 iscritti, che non sono riusciti a scalfire il record dell’anno scorso, ma abbastanza per colorare strade, boschi, campi e i luoghi significativi del paese attraversati. Dalla mitica partenza sul ponte, alla discesa e risalita per la valle, dalla Locanda Tamagnino, sosta-ristoro fuori dal tempo dalla quale non si andrebbe mai via, al monastero, fino all’arrivo in oratorio, tutti col sorriso, runners e camminatori, atleti e famiglie, bambini di ieri e di oggi. Per un evento vissuto con il desiderio di esserci, che per la decima volta ha raccontato tante storie e unito le persone, confermandosi molto più di una corsa podistica.
Un viaggio al quale partecipa tutta la comunità, dagli asili, alle scuole, alle associazioni, ai gruppi di amici. Un appuntamento sentito anche nella sua finalità benefica, con il ricavato destinato in parte a Cuamm – Medici con l’Africa e Ail, ma anche in parte a sostenere le tre materne del paese, in un legame consolidato. A fine gara la festa continua al villaggio Fulgor, con stand gastronomico e musica, ma soprattutto con la condivisione di una serata che risveglia quel senso di appartenenza che a Cairate resiste ancora forte.