Il sogno è realtà: Vuolo in campo con la Nazionale e bronzo agli europei di football
Dagli Skorpions alla maglia Azzurra vestita a Gotebord per la "finalina" dei Campionati Europei contro la Svezia
Lo sport racconta spesso delle storie e quella del tradatese Davide Vuolo è la dimostrazione che il duro lavora paga.
(In copertina, la nazionale italiana di football americano, Ph. Credits: @Valentina Gianferrari)
Dagli Skorpions al bronzo con la Nazionale
Vuolo, giocatore di football americano in forza agli Skorpions Varese ha infatti vestito per la prima volta la maglia della nazionale in quel di Goteborg, vincendo il bronzo all’Europeo a fine ottobre. Un traguardo nato da lontano per il cittadino di Tradate classe 1996.
In cinque anni, la maglia azzurra
Nel suo curriculum, relativamente breve visto che ha iniziato a giocare solo nel 2018, ci sono però sfide che lo hanno costretto a lavorare per tornare in campo a praticare lo sport che ha amato dal primo momento.
Davide infatti praticava il pugilato, l’impossibilità di continuare con quella disciplina lo ha visto intraprendere grazie ad una conoscente il primo passo in un campo da football e da lì è stato amore a prima vista, o al primo placcaggio visto il ruolo ricoperto.
Il 27enne, che nella vita sta per completare il percorso di studi in osteopatia mentre lavora come personal trainer in una palestra di Varese, è infatti un “defensive end”, uomo della prima linea difensiva di una squadra di football che ha il compito di atterrare il portatore di palla o mettere pressione sul lanciatore.
"Me la sono sudata. E' stato in grande onore"
Davide racconta così le emozioni del suo debutto in Nazionale: S
"Si è trattata di una soddisfazione enorme anche per la mia famiglia che vede quanto impegno ci metto. Quella gara l’ho sudata e dopo aver visto la semifinale dalla panchina essere entrato a dare un mio contributo nella finalina è stato un grosso onore".
Il football americano è un movimento che ha visto i suoi fasti in Italia negli anni ’90, ma che grazie all’impegno di ragazzi come Davide e investimenti importanti come quelli fatti negli anni dagli Skorpions sta riguadagnandosi una grossa fetta di notorietà. Varese gioca infatti allo stadio Ossola e oggi classifiche alla mano è il primo sport (se si considera che ha raggiunto le semifinali scudetto a differenza del basket) in città.
Tanto lavoro, e tanto dolore
Davide è uno dei perni della difesa degli Skorpions e lo è diventato dopo tanto lavoro e dolore. La sua prima stagione termina anzitempo per un problema alla spalla che lo costringe a lavorare sodo in palestra, il suo secondo anno coincide con una stagione in cui si mette in mostra. La terza stagione potrebbe non essere conteggiata visto che è quella marchiata dal Covid. La vera sfida è stata al quarto anno.
"Mi sono rotto il tendine d’Achille e sono rimasto a guardare i miei compagni senza dare una mano, fortunatamente mi sono rifatto l’annata seguente con la promozione dalla Seconda Divisione. Se conteggiamo gli infortuni sono arrivato a giocare il Prima Divisione con più campionati conclusi anzitempo di quelli senza problemi». Dopo il quarto posto con Varese e il terzo con la Nazionale, non resta che portare gli Skorpions a giocare per il titolo italiano".
Mattia Boria