Domenica Juve-Inter forse a porte aperte. Annullati intanto gli Special Olympics di Varese, a giugno
Una decisione sofferta e comprensibile. Ma mentre un'evento si annulla, la politica ragiona sulla possibilità di riaprire gli stadi già nel fine settimana.
Annullati a causa del coronavirus gli Special Olympics di Varese che erano in programma dal 13 al 18 giugno. Ma nella gestione dell'emergenza, per quanto riguarda il mondo sportivo, c'è qualcosa che non va.
Saltano gli Special Olympics di Varese
Era un appuntamento a cui si stavano preparando, oltre al territorio di tutta la provincia, migliaia di ragazzi e famiglie. Invece gli Special Olympics, i Giochi Nazionali Estivi per gli atleti con disabilità intellettive, non si faranno. C'è il coronavirus. A deciderlo il direttore nazionale Special Olympics Alessandra Palazzotti in una lettera:
Carissimi,
vi scrivo a nome del Presidente Moratti e del Consiglio Direttivo.
Come già ben noto a tutti voi, con il crescere dei timori legati all’emergenza sanitaria, sono tantissimi gli eventi e le manifestazioni che sono state annullate, dallo sport agli eventi di natura culturale, in Italia.
Le misure d’emergenza hanno riguardato dapprima le regioni del Nord, poi l’evolversi del contagio del Covid-19, che oggi interessa 10 regioni italiane, ha portato, in questo senso, a numerose disposizioni estese a tutto il territorio nazionale.
Ognuno di voi, che a differente titolo fa parte della grande famiglia di Special Olympics, sa che la priorità della nostra Organizzazione è rivolta agli Atleti, che attraverso i nostri programmi hanno l’opportunità di maturare competenze all’interno del proprio Team di appartenenza; questo grazie all’importante lavoro che viene svolto, quotidianamente, da figure altamente specializzate.Gli eventi, come i Giochi Nazionali, rappresentano poi uno dei momenti più importanti, dove gli Atleti hanno la possibilità di raccogliere i frutti del proprio lavoro e cogliere quei miglioramenti che infondono nuove consapevolezze e autostima. Ma soprattutto, i Giochi Nazionali rappresentano un momento di gioia collettiva che coinvolge oltre agli Atleti di tutte le regioni italiane ed i loro familiari anche le comunità, le scuole e le istituzioni.Il contesto di incertezza che ognuno di noi sta vivendo con grande apprensione in questo momento fa cadere i presupposti fondanti che sono alla base della realizzazione di ogni evento, ma ancor di più ci pone di fronte alla responsabilità di dover tutelare il diritto alla salute di ognuno di voi.
Vi comunico pertanto, con grande rammarico ma certa di incontrare la vostra comprensione ed il vostro sostegno in questa decisione, che in virtù dell’emergenza che affligge il nostro Paese, i Giochi Nazionali Estivi di Varese, previsti dal 13 al 18 giugno 2020, sono ufficialmente annullati.
Una decisione sofferta, cui siamo giunti in seguito all’incertezza di come l’epidemia possa evolversi così come in seguito ai provvedimenti già in atto, chiusura di scuole ed attività commerciali, e le priorità ora in capo agli Enti e Istituzioni locali che rappresentano un ostacolo nel portare avanti i lavori come desidereremmo e come siamo soliti fare.
Attendere ulteriori sviluppi, positivi o negativi, a così poca distanza dall’evento significherebbe non poter più avere i tempi tecnico-organizzativi per garantirne la riuscita come tutti siamo abituati a vivere e che gli Atleti si attendono.
La nostra Organizzazione continuerà a perseguire una linea di massima precauzione con l’obiettivo prioritario di assicurare la tutela della salute di tutti, Atleti in primis. Chiediamo a tutti i Direttori Regionali, Provinciali ed ai nostri Team, relativamente al proseguimento dell'attività sportiva a livello regionale e locale, di osservare il decreto legislativo in materia, il cui stralcio vi riporto di seguito:
«In tutti i comuni delle Regioni Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lombardia, Veneto, Liguria e Piemonte sono sospesi gli eventi e le competizioni sportive di ogni ordine e disciplina, in luoghi pubblici o privati. Resta consentito lo svolgimento dei predetti eventi e competizioni, nonché delle sedute di allenamento, all’interno di impianti sportivi utilizzati a porte chiuse, nei comuni diversi da quelli di cui all’allegato 1 del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 23 febbraio 2020, richiamato in premessa».
Vi anticipiamo che l’anno 2020 non verrà contemplato, nel percorso individuale di ogni Atleta, ai fini delle convocazioni per i Giochi Mondiali Estivi.
Infine, ringraziamo comunque tutti coloro che ci hanno affiancato in questo lungo percorso di costruzione dei Giochi Nazionali Estivi di Varese, a partire dalla Camera di Commercio di Varese, principale promotore dell’evento, ai nostri Partner economici, alle Autorità regionali e comunali, alle Istituzioni scolastiche e locali fino alle Associazioni di Volontariato, ai Club di Servizio e a tutto il Team Regionale della Lombardia.Il rallentamento forzato di questo anno sportivo non ci precluderà di mantenere alta l’attenzione verso le tematiche care al nostro Movimento, che continueremo, con sempre maggiore forza, a portare avanti insieme. In questo contesto tanto difficile i nostri Atleti, anche questa volta, potranno essere fonte di ispirazione e fiducia per tutti.
Con stima e riconoscenza
Alessandra Palazzotti
Direttore Nazionale
Coronavirus e sport, tra figli prediletti e figli minori
Comprensibili le motivazioni e le necessità organizzative che hanno costretto la Direzione Nazionale a sospendere l'edizione 2020. Meno, però, l'ormai purtroppo nota e abituale doppia corsia su cui si muovono troppo spesso le istituzioni quando si parla di sport. Da una parte, l'apertura dalle istituzioni alla possibilità di aprire le porte dello stadio alla sfida scudetto tra Juventus e Inter, appuntamento che richiamerebbe decine di migliaia tifosi allo stadio e a Torino, alla faccia dell'invito ad evitare assembramenti. Dall'altra, le lamentele lanciate dalle associazioni di molti cosiddetti "sport minori", che invece non trovano spiragli per tornare alla normalità. Il risultato è che a pochi giorni dall'entrata in vigore dell'ordinanza ministeriale si ragiona sull'apertura dello stadio per la sfida clou di Serie A ma si continua a vietare il campo a tutte le serie e "sport minori". O a offrire un appoggio a un evento come gli Special Olympics che era in programma non per dopodomani, ma per fine giugno, fra 4 mesi.