Scuola

Scuole paritarie a rischio, i Vescovi al Governo: "Sia garantita la libertà di scelta educativa"

Rette ferme, pochi fondi dal Governo: a rischio tutto il sistema delle scuole paritarie che, ogni anno, fa risparmiare allo Stato circa 7mila euro a studente.

Scuole paritarie a rischio, i Vescovi al Governo: "Sia garantita la libertà di scelta educativa"
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Scuole paritarie a rischio dopo mesi di chiusura per il coronavirus e assenza di sostegno economico dallo Stato. I Vescovi rilanciano la preoccupazione della Cei, annunciando l'impegno delle Diocesi.

Scuole paritarie a rischio

Scuole paritarie in ginocchio dopo mesi di chiusura per il coronavirus, e sostegno dello Stato definito dal Decreto Rilancio (65milioni per le scuole dell'infanzia, 40 milioni per primarie e secondarie) insufficiente a garantire la loro riapertura a settembre. Un allarme che si solleva da tutto il Paese, dalle famiglie e non unicamente dal mondo cattolico, che riguarda l'istruzione di migliaia e migliaia di bambini e ragazzi, dai nidi alle scuole superiori.

Paritarie, non private

Bisogna tenere a mente che dal 2000, dalla "legge Berlinguer", non esiste più la distinzione fra scuola pubblica e scuola privata: lo Stato come previsto dalla Costituzione deve garantire l'Istruzione (che infatti è pubblica), e questa viene erogata dalle strutture statali e da quelle paritarie. Entrambe sostenute dallo Stato in quanto "strumenti" per l'istruzione e l'educazione, anche nel rispetto della libertà di scelta educativa delle famiglie. L'esistenza delle scuole paritarie inoltre porta a un notevole risparmio per le casse dello Stato: grazie a queste si "risparmiano" in media circa 7mila euro a studente. Se dovessero chiudere e l'offerta dovesse quindi pesare unicamente sulle spalle delle scuole statali, sarebbe necessario trovare oltre 5 miliardi di euro ogni anno per un servizio che già oggi viene erogato grazie in gran parte a risorse, queste sì, private.

I Vescovi: "Paritarie svolgono un servizio pubblico, devono essere aiutate"

Una settimana fa era stata la Conferenza Episcopale Italiana ad accendere i riflettori sull'argomento, ora intervengono anche i Vescovi lombardi che il 20 maggio si erano riuniti a Caravaggio:

"La Conferenza Episcopale Lombarda ribadisce, insieme alla Presidenza CEI, che le scuole paritarie svolgono un servizio pubblico, caratterizzato da un progetto educativo e da un programma formativo perseguiti con dedizione e professionalità; contribuiscono in modo essenziale all’esperienza educativa in Italia. Pertanto, devono poter usufruire delle risorse necessarie per affrontare i problemi causati dalla pandemia".

I vescovi lombardi dichiarano quindi di unirsi alla  richiesta espressa dalla Cei al Parlamento e al Governo, perché si impegnino ulteriormente, oltre quanto fatto finora, "per assicurare a tutte le famiglie la possibilità di una libera scelta educativa, esigenza essenziale in un quadro democratico".

Diocesi in campo

La nota dei Vescovi lombardi comunica inoltre che diocesi lombarde si impegneranno, secondo le loro possibilità, a promuovere forme di sostegno anche economico per le famiglie che desiderano educare i propri figli attraverso alla scuola cattolica. Infine, la Conferenza Episcopale Lombarda "invita fortemente tutte le associazioni interessante, le scuole cattoliche e di ispirazioni cristiana a fare rete e a collaborare fattivamente creando sinergie educative, condividendo risorse, confrontandosi sulle progettualità, sostenendosi a vicenda nell’affronto dei problemi. Solo insieme possiamo affrontare con coraggio le grandi sfide che il tempo presente ci pone e guardare il futuro con speranza".

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