Sciopero al Montale, giorno due
Continua la protesta degli studenti, che hanno avanzato delle possibili soluzioni alla Dirigente: "Provvedimenti troppo rigidi"
Anche questa mattina, venerdì 7 ottobre, gli studenti dell'istituto Montale di Tradate si sono rifiutati di varcare i cancelli della scuola.
Sciopero al Montale, secondo giorno di protesta
Gli incontri avuti ieri con la Dirigente Scolastica e il Consiglio d'Istituto Straordinario non hanno avuto evidentemente esito positivo. Secondo giorno di protesta, dunque, contro le regole ritenute eccessivamente rigide e dalla dubbia efficacia messe in campo in chiave anticovid (benchè l'emergenza sanitaria sia finita) e a seguito dell'incendio appiccato in un bagno a fine dello scorso anno scolastico. Regole, queste ultime, che come lamentato già ieri dai rappresentanti studenti li "etichettano tutti come vandali".
Oggi, i quattro rappresentanti hanno protocollato una lettera e incontrato nuovamente la Dirigente, chiarendo le ragioni della movimentazione e avanzando delle proposte: l'intervallo con i bagni presidiati dal personale ATA e la vigilanza dei docenti, con obbligo di permanenza al proprio piano degli studenti per evitare assembramenti e orari sfalsati della ricreazione (10.50-11 primo turno con le prime, le seconde e le quarte, 11-11.10 il secondo con le terze e le quinte), sempre allo stesso scopo.
"Si tratta di una proposta - spiegano i ragazzi - nata da una valutazione di come fanno le altre scuole della provincia e della zona, dal Tosi di Busto ai licei e istituti di Varese, Legnano, Saronno e Olgiate Comasco. E in nessuna ci sono regole così stringenti".
Cosa succederà ora? "Attendiamo la risposta della Dirigente. Ora decideremo il da farsi - fanno sapere i rappresentanti - Come studenti dobbiamo muoverci insieme e valuteremo insieme". Nelle prossime ore dunque la decisione sul proseguire o meno lo sciopero.