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Pregliasco: "Fatico a immaginare la riapertura delle scuole il 7 gennaio"

Il virologo rhodense avverte in vista delle feste: "Un pranzo domenicale è più pericoloso di una camminata nelle vie dello shopping"

Pregliasco: "Fatico a immaginare la riapertura delle scuole il 7 gennaio"
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Il virologo rhodense Fabrizio Pregliasco interviene sul possibile ritorno in classe dei ragazzi delle superiori

Pregliasco: "Fatico a immaginare la riapertura delle scuole il 7 gennaio"

"Fatico ad immaginare la riapertura delle scuole il prossimo 7 gennaio. Fatico a immaginare il trasporto pubblico, a come gestire tutti i passaggi con dei protocolli. In giro con la riapertura delle scuole tornerebbero non solo 8 milioni di studenti ma almeno altri 2 milioni di lavoratori che si occupano del settore scolastico. A loro vanno aggiunti tutti i familiari che si muovono per accompagnare i più piccoli in classe. Insomma, vedo un gran casino".

Questo il commento del virologo Fabrizio Pregliasco sul possibile ritorno in classe dei ragazzi delle superiori. Ritorno in classe fissato dal ministro all’istruzione Lucia Azzolina per il giorno dopo l’Epifania.

La difesa della zona rossa a Natale

Sulla zona rossa che scatterà dal 24 dicembre, si è invece detto favorevole: "Il rischio reale è che in un’Italia tornata quasi tutta gialla in previsione delle feste il Coronavirus trovi un’autostrada lungo la quale riprendere la sua corsa. Quanto si è visto nella prima domenica di negozi aperti a Milano è stato un eccesso. Nessuno ha fatto niente di illegale, ma così, affollati non va bene".

Attenzione in famiglia

Al di la delle dichiarazioni, il Decreto Dicembre non fermerà i pranzi di famiglia, arrivando al più a contenerli e "distribuirli" su più giornate vista la deroga ai divieti per andare nelle abitazioni private, massimo in 2, una volta al giorno su tutto il territorio regionale.

"Guardando alla casistica un pranzo domenicale in famiglia è più rischioso di una passeggiata nelle vie dello shopping – afferma Pregliasco – Per questo si erano già immaginate diverse restrizioni agli spostamenti, per sfavorire questa modalità dello stare insieme. Si era detto che potesse essere meglio tenere aperti i ristoranti perché lì c’è un protocollo e un’attenzione maggiore rispetto alle case, dove si abbassano le difese tra conviventi e parenti".

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Scuole, la Regione intanto si prepara

Il 7 intanto resta come data fissata per il ritorno a scuola anche delle superiori e la Regione non intende farsi trovare impreparata. Dopo la richiesta di un avvio al 50% delle presenze, inferiore alla quota del 75% indicata dal Governo, Regione Lombardia ha chiuso con un programma che prevede l'ingresso entro 8 del 50% degli studenti e dalle 9.30 del 25%.

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