Piano Scuola, ok alle richieste delle Regioni: si torna in aula il 14 settembre
Tre le pregiudiziali avanzate dalle Regioni: risorse per le necessità didattiche, organico e fondi per il trasporto pubblico. Sull'ultimo, però, ci sono alcuni dubbi
Regione Lombardia fa sapere che il Governo ha accolto tutte le richieste avanzate dalle Regioni per il Piano Scuola che definirà il rientro in aula a settembre.
Piano Scuola, ok dal Governo. Annunciato anche un miliardo di euro
"Il Governo ha accettato tutte le richieste delle Regioni per chiudere l’accordo sul Piano Scuola. Il ministro Azzolina ha anche annunciato di aver ottenuto un altro miliardo di euro oltre quello già previsto dal cosiddetto decreto ‘rilancio’, dopo un vertice nella mattinata di venerdì 26 giugno con il presidente Conte e con il ministro Gualtieri".
Lo comunicano il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, e l’assessore all’Istruzione, Formazione e Lavoro, Melania Rizzoli.
Tre questioni pregiudiziali
“La Conferenza delle Regioni – spiega Rizzoli – ha posto tre questioni pregiudiziali: la necessità di prevedere risorse adeguate per poter realizzare le soluzioni organizzative e didattiche previste dal Piano; la definizione dell’organico necessario per applicare le prescrizioni del documento ministeriale; il trasporto pubblico, che richiederà sia un’adeguata capacità economica sia una grande attitudine organizzativa. Su quest’ultimo punto purtroppo, rispetto ai primi due si continuano ad avere dubbi”.
Si attende il decreto
“Per quanto riguarda il miliardo di euro – ha aggiunto il presidente Fontana – auspichiamo che questo nuovo annuncio trovi formalizzazione già in sede di conversione del decreto in modo da dare subito garanzie al mondo della scuola e agli enti territoriali chiamati a una forte corresponsabilità per il regolare avvio del nuovo anno scolastico”.
"Serve un cambio di passo"
“Oltre a risorse aggiuntive – concludono Fontana e Rizzoli – sarà necessario un cambio di passo soprattutto nella capacità esecutiva del Piano. Chi conosce il mondo della scuola, sa quanto siano importanti i prossimi due mesi per completare tutte le ordinarie operazioni per l’avvio dell’anno scolastico. A maggior ragione quest’anno, sarà importante sfruttare i prossimi giorni soprattutto a livello territoriale. Dopo tutto il tempo perso, la scuola non può sopportare altri ritardi”.