Molestie sul posto di lavoro: qual è il confine da non superare?
Si è svolta questa mattina a Saronno, 23 ottobre, al Teatro Giuditta Pasta la tavola rotonda sulle molestie sul posto di lavoro: presenti gli studenti delle scuole saronnesi.
Molestie sul posto di lavoro: qual è il confine da non superare
Tavola rotonda sul tema rivolta alle scuole superiori: lunedì 23 ottobre al Teatro Giuditta Pasta di Saronno organizzata da il Terziario Donna di Confcommercio in collaborazione con l’Istituto Cinematografico Michelangelo Antonioni di Busto Arsizio, il provveditorato agli studi di Varese e con il patrocinio del Comune di Saronno
Fino dove arrivano lo scherzo, la battuta, il gioco, e quando inizia la molestia? Le due ore di confronto promosse dal Terziario Donna di Confcommercio hanno lo scopo di tracciare un “confine”, di accendere i riflettori su un fenomeno presente nella vita di tutti i giorni ma allo stesso tempo nascosto. Stiamo parlando delle molestie sui luoghi di lavoro, fisiche e soprattutto psicologiche.
Raccontare la molestia lavorativa
L’obiettivo di questo appuntamento, che segue quelli di Gallarate, Luino e Busto Arsizio e che anticipa quello di Varese, è raccontare e analizzare sotto tutti i punti di vista la molestia lavorativa, cercando di inquadrare il fenomeno per prevenirlo. Come? Rivolgendoci agli studenti delle scuole superiori (classe terze, quarte e quinte), ovvero a coloro che da qui a poco entreranno nel mondo del lavoro o che già lo frequentano aderendo agli stage formativi e ai progetti di alternanza scuola-lavoro.
Il punto di partenza è il cortometraggio firmato dagli studenti della scuola del cinema di Busto Arsizio (Icma), realizzato grazie alla borsa di studio finanziata dal Terziario Donna. Dal soggetto sulle molestie sui luoghi di lavoro premiato da una giuria di esperti, è nato un cortometraggio dal titolo “Le dita”. Sceneggiatore, regista e l’intera troupe: la “squadra” è composta da ragazzi e saranno loro a rivolgersi ai quasi coetanei in sala.
Coinvolti, avvocati, magistrati e psicologi
L’opera proiettata in esclusiva è lo spunto del dibattito che vede coinvolti un avvocato, un magistrato e uno psicologo, tutti con competenze specifiche sul fenomeno analizzato. Moderatrice è Laura Campiglio, scrittrice della “scuderia” Mondadori. Apertura e chiusura dell’evento sono affidate Carla Mammone (Centro di formazione Aifos) che porta sul palco due lettere aperte, scritte da due donne vittime di molestie e violenze sul logo di lavoro.
L’evento è stato inserito lo scorso mese di aprile nella settimana del Busto Arsizio Film Festival, diventando ulteriore occasione per gli studenti cittadini di toccare con mano anche il risvolto di carattere sociale che l’arte cinematografica spesso e volentieri porta con sé.
I relatori dell'incontro
Cristina Riganti (presidente provinciale e vicepresidente nazionale Terziario Donna Confcommercio)
Nicoletta Guerrero (presidente sezione Gip Tribunale di Genova)
Alessandro Munari (avvocato, presidente dell’Istituto Cinematografico Antonioni)
Elena Maffi (avvocato penalista)
Luciana Ceriani (psicologa, associazione Rete Rosa)
Chiara Tenconi (direttrice della fotografia, studente Istituto Cinematografico Antonioni)