"L'ultima goccia": oltre 300 studenti in sciopero al Candiani di Busto
La protesta degli studenti e le loro richieste a Provincia e dirigente. Al centro, le condizioni precarie della struttura scolastica
Questa mattina, giovedì 7 marzo, gli studenti del liceo artistico Candiani di Busto Arsizio hanno scioperato per accendere i riflettori sulle condizioni di una scuola che, quasi letteralmente, fa acqua da molte parti.
Sciopero degli studenti al Candiani di Busto
Una protesta pacifica, che ha coinvolto oltre trecento studenti di tutti gli indirizzi (artistico, musicale e coreutico). Motivo: i problemi infrastrutturali e altre problematiche interne che da anni affliggono la scuola senza mai esser state risolte. Destinataria delle richieste, dunque, oltre alla dirigenza la Provincia di Varese che ha competenza e responsabilità in merito di edilizia scolastica.
L'UdS: "E' il momento di dire basta"
"Oggi manifestiamo per esprimere davanti alla nostra scuola i gravi disagi e il malcontento della comunità scolastica, che persistono ormai da molto tempo e che si sono aggravati molto recentemente: è nostro diritto richiedere una maggiore attenzione da parte della alla Provincia di Varese per i problemi di natura edilizia dell’istituto, inoltre chiediamo più attenzione alla dirigenza riguardo le problematiche interne e necessità di noi studenti. È il momento di dire basta: vogliamo far emergere in maniera chiara e precisa le problematiche della scuola e avere maggiore chiarezza e confronto con la dirigenza per sollecitare la Provincia e proporre soluzioni adeguate per far fronte alla situazione attuale".
Incontro rinviato con la dirigente
Dalle 8 e per tutta la mattina, gli studenti hanno dato vita a un'assemblea libera dove portare testimonianze, esempi, dubbi e sensazioni sui problemi del liceo. "Durante la protesta - riporta la nota dell'UdS - abbiamo richiesto alla Preside di riceverci affinché potessimo consegnarle il comunicato con le motivazioni dello sciopero, firmato anche da alcuni docenti che condividono le sensazioni degli studenti e/o che le appoggiano, per avere un confronto diretto. La Preside non ci ha potuto ricevere per consegnare le nostre richieste, ma per il momento si è limitata a 'prometterci' un incontro per domani mattina (venerdí 8 marzo 2024)".
"Avanti se non arrivano risposte"
"Desideriamo essere ascoltati e siamo stanchi che le nostre richieste vengano sminuite - continuano - La nostra mobilitazione continuerà certamente se non si avranno risposte chiare riguardo i nostri dubbi e la situazione problematica generale della scuola, perché è necessario, vista la gravità della situazione, che si prendano provvedimenti concreti e il più rapidamente possibile. Speriamo che la nostra manifestazione possa mettere in luce la situazione anche e soprattutto agli occhi della Provincia che deve occuparsi del grave problema strutturale dell’edificio".
I problemi
Di seguito alcuni dei disagi maggiori e alcune testimonianze degli studenti, esposte durante la manifestazione e raccolte dall'UdS.
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Infiltrazioni costanti, presenza di preoccupanti muffe, danni infrastrutturali, buchi nel soffitto e negli infissi, cadute di intonaco e muratura, in generale struttura vecchia e gravemente usurata, potenzialmente pericolosa
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In alcune aule l’acqua delle infiltrazioni è arrivata a raggiungere cavi esposti, prese di corrente e parti dell’impianto elettrico.
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Recentemente, aprendo una finestra all’ultimo piano, una sbarra di ferro si è staccata ed è caduta nel cortile interno, rischiando di colpire studenti e insegnanti che si trovavano lì in quel momento.
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Le classi sono dovute essere riposizionate per via delle aule chiuse, questo ha causato moltissimi problemi, come classi costrette a fare lezione in corridoio e in aule non consone a svolgere le materie di indirizzo e non solo.
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Le vasche di cemento per l’argilla sono vecchissime, si sgretolano e perdono, rendendola inutilizzabile. All’interno si sono trovati più volte vermi, uova di insetti, muffe e licheni. Le aule di plastiche e gli ambienti dell’ ala storica in generale sono vecchi, umidi, ampiamente danneggiati, poco sicuri e non igienici.
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Alcuni studenti si sono fatti male per via di scaffali pericolanti, prese di corrente probabilmente danneggiate e per i cassoni dell’argilla praticamente distrutti.
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I lavandini delle classi sono in condizioni indecenti, costantemente otturati o soggetti a perdite, alcuni straripanti di acqua sporca da mesi.
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Le barriere e i bidoni per raccogliere l’acqua piovana sono ormai talmente tanti da ostruire il passaggio degli studenti, ammassati per passare in corridoi stretti e affollatissimi.
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Gli studenti dell’indirizzo di grafica hanno difficoltà a svolgere le lezioni per via della connessione internet scadente e delle poche prese di corrente a disposizione, sovraccariche di ciabatte per collegare tutti i computer. Da queste prese sono uscite anche scintille.
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Alcuni lavori degli studenti sono stati rovinati o distrutti proprio dalla pioggia che scende dai soffitti o per le scaffalature vecchie e traballanti.
"Questi sono solo alcuni dei moltissimi problemi segnalati dagli studenti. Speriamo che vengano presi in considerazione come meritano e speriamo di ricevere una risposta chiara per far sì che le cose migliorino nel concreto".