Le buone pratiche dell’istituto Pavoni di Tradate fanno scuola ed entrano nel catalogo nazionale del Ministero dell’Istruzione e del Merito.
Le buone pratiche del Pavoni premiate a Roma
Il Ministero dell’Istruzione ha inserito il progetto “Per ogni io, un noi” della scuola paritaria tradatese tra i modelli virtuosi nell’ambito della “didattica attiva e innovativa”.
“Ad essere premiata non è stata una singola attività, ma la nostra visione, il nostro modo di fare scuola”, spiega la coordinatrice didattica Federica Broggi, che ha rappresentato la scuola a Roma in occasione del convegno organizzato dal dipartimento di alta formazione per insegnanti SAFI in cui sono state premiate le 70 scuole confluite nel catalogo (tra cui anche l’istituto Tosi di Busto Arsizio).
“Un’emozione enorme, perchè si tratta dell’attestazione della validità di un percorso che nasce da lontano e che è frutto di grande entusiasmo, oltre che di molti sforzi”.
Il progetto
“A partire dal 2020 abbiamo introdotto un approccio alla didattica attiva e avviato contemporaneamente una partnership con l’Università Cattolica, aderendo ad un corso di formazione per il nostro personale interno e continuando in seguito a collaborare per monitorare i nostri progressi: l’università ci ha fornito regolarmente dei feedback sul nostro operato e degli strumenti di orientamento; i ricercatori a loro volta hanno avuto l’opportunità di vedere applicati nel concreto gli studi teorici. Questa impostazione ha reso il nostro modo di fare scuola una palestra di studio sia per il mondo universitario, sia per altre scuole in altre parti del mondo. Noi, a nostra volta, abbiamo cercato di gettare lo sguardo anche fuori dai confini nazionali alla ricerca di pratiche didattiche in linea con i nostri obiettivi, tra cui l’inclusione e la gestione flessibile del tempo”.
Nel 2023 l’istituto Pavoni ha ottenuto l’accreditamento per il programma Erasmus e l’anno successivo è diventata scuola capofila del programma Avanguardie Educative di Indire.
“Tassello dopo tassello, stiamo dando una struttura alla nostra idea di scuola. Per noi è fondamentale uscire dall’autoreferenzialità e aprirci al confronto con altre realtà educative, cercando stimoli e spunti per migliorare costantemente l’offerta formativa e, soprattutto, l’esperienza scolastica dei nostri ragazzi”.