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Esami
"La maturità è morta": cartelli della Rete Studentesca fuori dalle superiori di Legnano e Busto
Nella "notte prima degli esami" blitz notturno dei militanti in protesta con le decisioni del Governo per la Maturità 2020
Anche a Busto e Legnano come in molte città italiane la Rete Studentesca ha affisso nella "notte prima degli esami" un manifesto funebre a commiato della "morte della maturità".
Una rosa e un'epigrafe: "La maturità è morta"
"Un esame inadeguato che mette a rischio la salute di docenti e alunni". Con queste parole i militanti della Rete Studentesca spiegano perchè la scorsa notte, l'ultima prima dell'inizio dei "maxiorali" di questa Maturità all'epoca del coronavirus, hanno affisso un'epigrafe accompagnata da una rosa fuori da numerose scuole superiori di tutt'Italia, tra cui il Tosi di Busto e il Galilei e il Bernocchi di Legnano.
"Un surrogato della maturità"
Ecco il comunicato di rete Studentesca che ha accompagnato l'iniziativa:
"La maturità, nata nel 1923 con la riforma Gentile, muore quest'anno, 2020, sotto la scure del ministro Lucia Azzolina, per tanto noi ci rifiutiamo di ritenerla tale. Un esame inadeguato sul piano epidemiologico che mette a rischio la salute di docenti e alunni. Un esame che è stato più volte cambiato negli scorsi mesi, lasciando nella confusione totale i maturandi. Un esame sbilanciato che in un ora conterrà il 40 su 100 della valutazione complessiva di 3 interi anni di studio. Questo surrogato della maturità è stato, ed è una continua mancanza di rispetto nei confronti degli studenti, propinata con la sola scusante di essere un 'fondamentale rito di passaggio'. Rete Studentesca ritiene che nessuno studente riuscirà a riconoscere questo esame come 'fondamentale rito di passaggio', bensì come una colossale beffa alla propria dignità".
