Scuola

Il sindacato della scuola a Mattarella e Draghi: «No al prolungamento fino a fine giugno»

La Unione Sindacale di Base si rivolge al presidente della Repubblica, al premier e al ministro dell'Istruzione dicendo no al prolungamento dell'anno scolastico fino al 30 giugno e chiedendo una riapertura in sicurezza a settembre. Lanciata anche una raccolta firme

Il sindacato della scuola a Mattarella e Draghi: «No al prolungamento fino a fine giugno»
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Oggi, martedì 23 febbraio, l’Unione Sindacale di Base (Usb), che rappresenta i lavoratori della scuola, ha pubblicato una lettera-petizione chiedendo la massima diffusione agli iscritti. L’appello viene rivolto al capo dello Stato Sergio Mattarella, al presidente del Consiglio Mario Draghi e al ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi e riguarda la richiesta di non prolungare l’anno scolastico fino alla fine di giugno.

Usb: "No al prolungamento della scuola"

Nel documento si ricorda che le lezioni si sono svolte in presenza fino alla scuola secondaria di primo grado, mentre «nella scuola secondaria di secondo grado i docenti hanno garantito il lavoro educativo attraverso la Didattica Digitate Integrata, impegnando molte più ore del dovuto nell’attività di insegnamento, nell’organizzazione del lavoro, nelle riunioni degli organi collegiali e nei colloqui con le famiglie, al fine di trovare le soluzioni migliori per permettere l’accesso ad ogni singolo studente. Il personale Ata ha invece sempre svolto in presenza la propria attività, garantendo la pulizia, l’igienizzazione e la sicurezza dei locali scolastici» anche per gli insegnanti che si dedicavano dalle aule alle lezioni a distanza con gli studenti.

Il sindacato ricorda, inoltre, che secondo una sentenza della Corte di Cassazione il personale non può svolgere attività didattica nel periodo estivo, salvo corsi di recupero debitamente retribuiti.

Si fa quindi richiesta al Governo e al ministro Bianchi di organizzare invece un ritorno sicuro da inizio settembre 2021, con classi meno affollate, edifici a norma e un’adeguata fornitura di mascherine FFP2 a tutti coloro che lavorano all’interno delle scuole. Oltre a questo, si fa richiesta di adottare in tutto il territorio nazionale il cosiddetto «ticket taxi», ovvero lo sconto offerto a determinate categorie da Comuni come quello di Roma per le corse in taxi, che permetterebbe di evitare il sovraffollamento dei mezzi pubblici, e una stabilizzazione dell’«organico covid», cioè gli insegnanti e personale Ata in più assunti per fronteggiare la numerosità delle classi nel corso dell’emergenza sanitaria.

Il sindacato, a sostegno di queste sue richieste, ha aperto anche una raccolta firme online (la si può trovare QUI) che ha già raggiunto quasi le 1.200 sottoscrizioni.

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