Lonate Ceppino

Giorgia Telch della Salvo D'Acquisto di Lonate vince il concorso del comitato per la Piccola industria

Premiati altri tre studenti delle scuole medie di Busto, Varese e Gemonio che hanno raccolto la sfida e sul tema della resilienza hanno prodotto articoli, poesie e disegni.

Giorgia Telch della  Salvo D'Acquisto di Lonate vince il concorso del comitato per la Piccola industria
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 Anche una studentessa di Lonate della media Salvo d'Acquisto tra i vincitori del concorso  lanciato dal Comitato per la Piccola Industria dell’Unione Industriali nell’ambito del progetto di orientamento Pmiday. Sono 18 le scuole che hanno racconto la sfida, ma solo 4 sono scelte scelte come le migliori.

 Un premio a Giorgia Telch studentessa della Salvo D'Acquisto

Il lavoro di Giorgia Telch della scuola Salvo D'Acquisto  di Lonate Ceppino è accompagnato da un disegno: un volto di una ragazza diviso in due parti da colori molto diversi tra loro. Da un lato prevale il nero e il grigio, dall’altro tutti i colori dell’arcobaleno. Una visione della vita, come recita il testo: “Noi possiamo decidere come guardare il mondo, a colori o in bianco e nero”.

 I premiati

Mettere in campo la responsabilità sociale d’impresa a supporto della didattica a distanza nelle scuole medie del territorio. Questo lo spirito con cui è stato portato avanti il Progetto Pmiday 2020, la manifestazione di orientamento allo studio, organizzata dal Comitato per la Piccola industria dell'Unione degli industriali della Provincia di Varese   per avvicinare i giovani al mondo delle imprese.

Durante il mese di novembre oltre 4.000 studenti di terza media si sono collegati online a sei tour virtuali aziendali, attraverso filmati realizzati dalle telecamere di Univa, per scoprire e per conoscere il mondo del lavoro. Successivamente, la Piccola Industria di Univa ha chiesto ai ragazzi di partecipare ad un concorso: realizzare un elaborato per interpretare il tema della resilienza.

Sono 18 le scuole che hanno raccolto la sfida lanciata dagli industriali varesini inviando decine di elaborati, sotto forma di articoli, poesie, disegni e infografiche. e 4 quelle premiate da Giuseppe Carcano, Dirigente Ufficio Scolastico Territoriale, e di Mattia Premazzi, Consigliere Provinciale. Oltre alla media di Lonate:

Scuola Secondaria Crespi di Busto Arsizio (Studente: Ettore Crespi),  la Scuola Secondaria "D. Alighieri" di Gemonio (Studentesse Aurora e Marta Sartorio) e la Scuola Secondaria "Anna FranK" di Varese (Classe 3^ B)

Il primo lavoro, quello dell’Istituto bustocco, è una breve poesia che ha come scopo quello di incoraggiare le persone ad affrontare la vita nonostante le difficoltà, con un gioco di rime alternate e un disegno che lascia spazio all’immaginazione: un pollice all’insù, il cui contorno è tracciato dalle parole della poesia stessa. Anche per la scuola di Gemonio è la poesia a spiegare il significato di resilienza. Per questo testo, sullo sfondo c’è una persona sulla prua di una barca in mezzo al mare. E infine, il testo della scuola di Varese che spiega il concetto di resilienza prendendo come esempio proprio una delle sei realtà industriali che le studentesse e gli studenti hanno avuto modo di conoscere durante questo Pmiday: la Koh-i-Noor di Tradate, specializzata nella produzione di prodotti per toeletta e accessori bagno.

L'industria varesina sostiene la didattica a distanza

“L’undicesima edizione del progetto è stata ricca di attività - afferma Giancarlo Saporiti, Presidente del Comitato per la Piccola Industria varesina -. Protagonisti da un lato gli studenti, dall’altro le imprese. Per quanto riguarda i ragazzi, il risultato del lavoro che hanno svolto per il concorso è stato sorprendente. I testi ricevuti sono stati originali, creativi e pertinenti nel contenuto. Una vera interpretazione di un concetto non proprio alla portata di mano per i più giovani”.

Un ruolo chiave è stato svolto, però, anche dalle imprese. Non solo le 6 che hanno aperto i propri cancelli alle visite virtuali delle scolaresche. Una ventina di aziende, infatti, hanno aderito alla contestuale raccolta fondi, lanciata in quei giorni di novembre, dalla Piccola Industria di Univa, per supportare le scuole nell’acquisto di device al servizio della didattica a distanza. Sono state 19 le realtà che hanno donato risorse per un totale di 17.900 euro. “Cifra - spiega Saporiti - che è stata destinata all’acquisto di strumenti informatici come premio di partecipazione per le 18 scuole che hanno inviato almeno un elaborato. A questi si sono poi aggiunti i premi al merito alle classi o agli studenti autori dei quattro migliori lavori selezionati”.

Roberto Grassi, Presidente di Univa:

“L’industria del Varesotto ha ancora una volta dato prova di vicinanza concreta al sistema scolastico in questo difficile momento che il Paese sta vivendo. L’adesione alla raccolta fondi per l’acquisto di dispositivi informatici è stata solo un’ulteriore conferma della grande generosità delle aziende varesine. Una generosità dimostrata anche durante il lockdown dell’anno scorso quando, grazie alle risorse raccolte proprio tra le imprese del territorio, abbiamo potuto dotare gli ospedali di quelle attrezzature sanitarie indispensabili e difficili da trovare in quei mesi”.

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