Scuola

Collegio Rotondi, lo sfogo del Rettore dopo le ultime linee guida: "Teatro ridicolo, non c'è serietà"

Distanziamento impossibile? Basta la mascherina. Don Cattaneo: "La sicurezza non è negoziabile. Abbiamo tollerato troppo"

Collegio Rotondi, lo sfogo del Rettore dopo le ultime linee guida: "Teatro ridicolo, non c'è serietà"
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Gli ultimi verbali del Comitato Tecnico Scientifico con le ultime linee guida per la riapertura delle scuole hanno fatto crollare la pazienza di don Andrea Cattaneo, Rettore del Collegio Rotondi di Gorla Minore.

Il Rettore del Collegio Rotondi: "Questa è serietà?"

Nuovo cambiamento nelle regole per la riapertura delle scuole. A un mese dalla ripresa delle lezioni e a cinque dalla chiusura, a Roma ancora si cerca il bandolo della matassa che dovrebbe permettere di coniugare sicurezza e strutture vecchie e non adatte alle nuove esigenze. Dopo mesi di discussione e incertezza sulle linee guida, e poi la rincorsa a soluzioni più e meno creative per permettere il distanziamento all'interno degli edifici scolastici dai banchi a rotelle ad aule esterne (si era parlato anche di tensostrutture, ad esempio), il Comitato Tecnico Scientifico e il Ministero dell'Istruzione sembrano aver alzato bandiera bianca. Nell'ultimo verbale comunicato dal Ministro Lucia Azzolina si dice infatti che "nelle situazioni temporanee in cui fosse impossibile garantire il distanziamento fisico" basterà mettersi la mascherina. Insomma, se l'obbligo di distanziamento non si rispetta fa nulla, una mascherina e passa la paura. Indicazione che ha fatto andare su tutte le furie don Andrea Cattaneo, Rettore del Collegio Rotondi: "Siamo stanchi, vogliamo che si ponga fine a questo teatro ridicolo".

"Totale impreparazione e inadeguatezza"

"Questa è serietà? Dopo mesi di caos, a pochi giorni dalla ripresa scolastica è intollerabile e inaccettabile questa ennesima dichiarazione che mette in evidenza la totale impreparazione e inadeguatezza di chi è preposto a emanare linee guida chiare!", lamenta don Cattaneo in un posto su Facebook, dove ricorda tutti gli sforzi fatti (al Rotondi ma in tutte le strutture scolastiche) in questi mesi, nella totale incertezza:

"Abbiamo lavorato duramente per rendere gli spazi scolastici idonei al distanziamento, abbiamo investito soldi, energie e tempo... ed ora per ovviare a un problema già chiaro sin dall'inizio (molte scuole non sono in grado di assicurare tale distanziamento... e non lo saranno nemmeno dopo l'arrivo dei banchi con le rotelle...) cosa fanno? Ricorrono a una deroga. Ancora per quanto dovremo accettare che una questione seria sia trattata in questo modo?".

"La sicurezza non è negoziabile"

Un'indicazione che ha il sapore di una prassi purtroppo già vista in passato. Si inserisce un obbligo, poi per chi non lo rispetta si permette la deroga (o il condono...).

"Abbiamo assistito a scene in cui ne distanziamento ne tanto meno obbligo di mascherine in luoghi di villeggiatura o di divertimento è stato rispettato! E ora a pochi giorni dalla riapertura dobbiamo leggere tali affermazioni? - conclude il Rettore - La sicurezza dei docenti e degli insegnanti non è negoziabile e non si possono cambiare direttive, solo perché il ministero non è in grado di mantenerle e si indebita con spese assurde... Non siamo stupidi! Abbiamo tollerato forse troppo! Vogliamo che si faccia al più presto chiarezza! In ballo c'è la libertà educativa, il diritto allo studio e la salute di docenti e studenti!".

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