L’Insubria ha dato il benvenuto alle matricole di infermieristica

L’Insubria ha dato il benvenuto alle matricole di infermieristica

L’Università dell’Insubria ha dato il benvenuto alle nuove matricole del corso di laurea in Infermieristica con una mattinata di incontri e saluti nell’aula magna di via Ravasi a Varese.

L’Insubria ha dato il benvenuto alle matricole di infermieristica

Sono 190 i nuovi iscritti distribuiti nelle tre sedi: 77 a Varese, 72 a Como e 41 a Busto Arsizio, ma sono attualmente in corso gli scorrimenti dalle altre professioni sanitarie e tutti e 250 i posti disponibili all’Insubria (249 più uno studente extra Unione Europea) potrebbero essere infine occupati.

La cerimonia ha voluto sottolineare il valore della formazione dei futuri infermieri e l’importanza di una professione che oggi più che mai si trova al centro dell’attenzione pubblica, in un contesto in cui la sanità deve fare i conti con la carenza di personale qualificato. E ha inoltre confermato la stretta collaborazione tra università, aziende sanitarie e strutture convenzionate, un’alleanza che rende solido il percorso formativo e che si traduce in un impegno concreto per la qualità del sistema sanitario e per la cura delle persone.

Il saluto della rettrice

Dopo l’ingresso degli studenti e delle studentesse, la giornata si è aperta con i saluti istituzionali della rettrice Maria Pierro, della presidente della Scuola di Medicina Francesca Rovera e del presidente del corso Fabio Angeli, che hanno rimarcato il significato di questa scelta di studio e di vita. Sono poi intervenuti rappresentati degli ospedali dove i futuri infermieri faranno il tirocinio: il direttore sociosanitario dell’Asst Sette Laghi Giuseppe Calicchio con il direttore Dapss (Direzione assistenziale delle professioni sanitarie e sociali) Antonio Maria Giuseppe Staffa; per l’Asst Lariana il direttore sanitario Brunella Mazzei insieme al dirigente Dapss Gianlorenzo De Padova; per l’Asst Valle Olona la direttrice Dapss Vittoria Frontuto e il dottor Antonio Vitiello.

Francesca Rovera, presidente della Scuola di Medicina: «Sarà un cammino impegnativo, che vi porterà a diventare professionisti della salute, colonne portanti del nostro sistema sanitario. Vi insegneremo molto dal punto di vista tecnico e razionale, ma non dimenticate mai l’empatia, l’ascolto e la comunicazione: il tempo dedicato al dialogo è tempo di cura. Oggi lavoriamo in team multidisciplinari, dove ciascuno, con la propria specificità, contribuisce alla cura del paziente. L’infermiere è parte essenziale di questo gruppo. È un ruolo impegnativo ma bellissimo, che dà grande soddisfazione professionale e umana».
La rettrice Maria Pierro: «Sono molto orgogliosa di vedervi così numerosi. I dottori in Infermieristica svolgono un ruolo fondamentale nella cura del malato. Qui troverete ricerca, conoscenza e formazione, ma anche una sinergia indispensabile con i medici: i medici non possono lavorare senza di voi, e voi non potete farlo senza di loro. Per questo l’Ateneo tiene moltissimo alla vostra formazione: sarete seguiti con attenzione, perché non basta la preparazione scientifica, serve anche empatia. È il rapporto con il paziente che fa la differenza, e voi farete la differenza. Preparatevi quindi a crescere non solo dal punto di vista professionale, ma anche umano. Il paziente ha bisogno di voi, e noi abbiamo bisogno di voi. Buon inizio».

I saluti delle strutture esterne

Hanno portato il loro saluto anche i rappresentanti delle strutture esterne convenzionate: per l’Irccs Maugeri di Tradate il direttore sanitario Gedeone Baraldo e il responsabile dei servizi sanitari Gianluca Cova, per la Fondazione Molina la coordinatrice infermieristica Paola Barigazzi, per la Fondazione Monsignor Gerolamo Comi la responsabile formazione e servizi sociosanitari Raffaella Vicentini.
Accanto alle autorità e ai professionisti della sanità, hanno preso la parola anche i rappresentanti degli studenti negli organi di ateneo, portando la loro esperienza e incoraggiando i nuovi iscritti a vivere con entusiasmo il percorso che li attende. La mattinata si è chiusa con la presentazione del piano di studi e delle specificità didattiche delle tre sedi, illustrata dalle direttrici della didattica professionalizzante Francesca Reato (Varese), Laura Rigamonti (Como) ed Elisabetta Balestreri (Busto Arsizio), insieme ai coordinatori di anno e ai tutor che accompagneranno gli studenti nei primi passi del triennio.

«Questa giornata è stata pensata per farvi conoscere l’Università dell’Insubria e, soprattutto, le persone che vi accompagneranno e vi supporteranno nel vostro percorso formativo – ha concluso il professor Fabio Angeli –. Quest’anno spero sia un anno felice: dagli ultimi dati, con gli scorrimenti, forse riusciremo a saturare tutti i 249 posti disponibili, e me lo auguro davvero, perché abbiamo bisogno di voi. La carriera infermieristica è profondamente cambiata: oggi siete professionisti con competenze e gradi di autonomia che quindici o vent’anni fa erano impensabili. La cosa più bella studiando all’Insubria sarà sentirvi parte di una famiglia».