Vigili del Fuoco Varesini: in pochi, senza mezzi e con la pancia vuota

Situazione ormai insostenibile per carenza di personale, mezzi obsoleti e “buoni pasto” non più erogati.

Vigili del Fuoco Varesini: in pochi, senza mezzi e con la pancia vuota
Pubblicato:
Aggiornato:

Vigili del Fuoco Varesini: carenza di personale, mezzi obsoleti e “buoni pasto” non più erogati. Inviata una lettera al Ministro dell’Interno, al Sottosegretario e ai massimi vertici del Corpo chiedendo un intervento immediato. La denuncia della Segreteria Territoriale FNS CISL dei Laghi (Federazione Nazionale Sicurezza).

Vigili del Fuoco Varesini: situazione insostenibile

Se non ci fossero rimaste solo le lacrime, ci sarebbe da ridere.
Una situazione tragicomica quella dei vigili del fuoco della provincia di Varese. Situazione ormai insostenibile per la carenza di personale dovuta alle continue concessioni delle “leggi speciali art. 12 – 42 bis – 104 ecc.” che vedono il personale assegnato al comando varesino “temporaneamente” visto che in virtù delle leggi sopracitate è in corso un esodo per richieste di “avvicinato ai comandi di residenza”, personale che non viene mai rimpiazzato. Per tentare di sanare il gap vi è stato un intervento da parte della direzione regionale dei vigili del fuoco che ha assegnato svariati turni di straordinario (purtroppo insufficienti a colmare il divario) in quanto ogni giorno viene sottratta “forza lavoro” ai comandi di competenza, costringendo alla riduzione ai minimi termini degli operativi in tutte le sedi di servizio, facendo spesso operare il personale senza supporti; come avviene per il distaccamento di Busto/Gallarate dove spesso si è costretti a togliere servizi fondamentali come autoscala e/o autobotte, o come il personale della sede di Somma Lombardo (agnello sacrificale della provincia) che monta in servizio salvo poi chiudere la caserma, prendere le valigie e andare a fare da “tappabuchi” sul territorio.

I mezzi di soccorso

Un'altra situazione ormai fuori da ogni logica è quella dei mezzi di soccorso. Tralasciando il fatto che il parco automezzi è a dir poco obsoleto, con veicoli di soccorso che superano vergognosamente i venticinque anni di servizio per i quali sono richieste continue e costanti manutenzioni. Ad oggi non vi sono più fondi per le riparazioni. Ormai da diverso tempo si “posteggiano” gli automezzi rotti nei piazzali e nelle officine in attesa dei fondi per le riparazioni, mettendo di fatto a rischio lo stesso dispositivo di soccorso.

La situazione pasti

Altra vicenda che ha del tragicomico è quella dei pasti.
Per problemi “amministrativi” non vengono più erogati al personale i “buoni pasto”. Di conseguenza i vigili sono costretti a portarsi il cibo da casa o anticipare di tasca propria i soldi per i pasti in attesa che venga sanata la problematica. Un ringraziamento va ai dirigenti locali che stanno facendo l’impossibile per tentare di tenere sotto controllo la situazione esponendosi in prima persona. Ad esempio promettendo alle ditte operanti nel settore riparazioni automezzi che in caso estremo avrebbero pagato di tasca loro.

Passare dalle promesse ai fatti

In data 2 novembre 2018 è stata inoltrata dalla scrivente sigla sindacale una missiva al Ministro dell’Interno, al Sottosegretario e ai massimi vertici del Corpo denunciando quanto stia accadendo e chiedendo un intervento immediato. A oggi attendiamo ancora una risposta ma più che una risposta servono degli interventi urgenti.
Sarebbe ora che si passasse dalle promesse ai fatti!

LEGGI ANCHE: Incidente mortale nella notte a Gemonio 

TORNA ALLA HOME PER TUTTE LE ALTRE NOTIZIE

Seguici sui nostri canali