le parole dopo quanto accaduto

Vigili aggrediti a Saronno: il presidente del Consiglio comunale chiede un intervento dello Stato

"Questo episodio è emblematico della necessità di un intervento vero, concreto, reale, efficace dello Stato"

Vigili aggrediti a Saronno: il presidente del Consiglio comunale chiede un intervento dello Stato
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Anche il presidente del Consiglio comunale di Saronno, Pierluigi Gilli, è voluto intervenire dopo l'aggressione a due agenti di Polizia Locale avvenuta ieri 10 ottobre 2024, a pochi passi dalla stazione di Saronno.

Vigili aggrediti a Saronno: il presidente del Consiglio comunale chiede un intervento dello Stato

"Oggi aggrediti anche gli Agenti di Polizia Locale, in servizio nei pressi della stazione centrale, impegnati a sventare un furto e ad eseguire controlli. Non si può non essere vicini, grati e solidali ai NOSTRI Agenti, che svolgono un servizio difficile e pericoloso per proteggere la città ed i nostri concittadini. Questo episodio è emblematico della necessità di un intervento vero, concreto, reale, efficace dello Stato nelle sue articolazioni per garantire l'ordine e la sicurezza anche a Saronno. Su pressante insistenza del Sindaco Airoldi, iI Sig. Prefetto, resosi conto della nostra difficile situazione, un anno fa, ha chiesto a Roma e dichiarato improcrastinabile l'attivazione di una sede fissa della Polizia Ferroviaria nella nostra stazione. Il Ministero degli Interni (con tutto che il Ministro Piantedosi è di mestiere, in quanto Prefetto per lustri) non ha dato alcun riscontro; eppure a Saronno passano 660 treni al giorno e circa 30.000 passeggeri. Le Autorità centrali, così garrule quando si tratta di fare propaganda, nel nostro caso tacciono. Non è pensabile che la Polizia Locale, ausiliaria dei benemeriti Carabinieri, possa "sostituirsi" allo Stato. Di ciò dovrebbe occuparsi, come un sol uomo e senza inutili distinguo, il Consiglio Comunale. Lo auspico, perché ormai a Saronno, come purtroppo in tutta Italia (basti seguire un qualsiasi telegiornale), l'ordine pubblico, non solo la sicurezza, stanno pericolosamente approssimandosi al punto di non ritorno. A Roma, al Viminale, è ora che si sveglino!"

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