Viabilità in Varesina, l'Amministrazione difende la svolta a sinistra (almeno per ora)
Bocciata la richiesta di estendere l'obbligo di svolta a destra a tutte le strade che si immettono sulla provinciale
Rigettata la mozione del consigliere di Innovazione Civica Alfio Plebani, che chiedeva di estendere a tutta le strade che confluiscono sulla Varesina l'obbligo di svolta a destra e, di conseguenza, la doppia linea continua per evitare "invasioni" di carreggiata.
Viabilità in Varesina, svolte pericolose
Meglio allungare di qualche centinaio di metri fino alla rotonda o attendere (o forzare) la gentilezza di un altro automobilista in transito? La maggior parte degli automobilisti sembra scegliere ancora la seconda, soprattutto quando c'è da immettersi nel traffico della Varesina. Un'abitudine che però rappresenta un rischio: non sempre ci si riesce a fermare davanti all'uscita improvvisa da una strada secondaria, e l'incidente è sempre dietro l'angolo. Per questo, il consigliere di Innovazione Civica Alfio Plebani ha chiesto al consiglio di rendere, semplicemente, obbligatoria la svolta a destra quando si entra nella provinciale, come già avviene nel tratto "abbiatese" dalla rotonda al confine con Locate Varesino e quella della Coop.
Quanta strada in più?
Plebani parte dalle misure: quelle tra le rotonde lungo i 5km della Varesina tradatese, il viale Europa. "Il tratto cittadino attraversato dalla S.P. 233 viale Europa, può contare su 8 incroci con le vie cittadine regolati da rotatorie (7 esistenti ed una di prossima realizzazione).
Partendo dalla rotatoria di Abbiate Guazzone con immissione di via Fiume e via Archimede fino alla rotatoria di Tradate in prossimità del comune di Venegono Inferiore con immissione di via delle Lavagne e uscita dal nuovo supermercato alimentare di prossima realizzazione, i tratti di percorrenza fra le rotatorie che si susseguono sono metri 700, 290, 230, 290, 550, 350, 540 e 490". Tolto il primo tratto quindi, il più lungo (quello appunto ad Abbiate Guazzone), l'obbligo porterebbe un "allungo" di meno di un chilometro, nel peggiore dei casi.
Il No della maggioranza
Mozione che però non è stata accolta, nonostante il voto favorevole dei colleghi delle minoranze: maggioranza compatta sul parere negativo del presidente della commissione Territorio Giovanni Russo, per i quale la richiesta "anticipa troppo i tempi". "L'Amministrazione comunale sta predisponendo il Piano Urbano del Traffico - ha spiegato il leghista - e sta studiando le criticità sulla Sp233. Una volta pronto sarà presentato in commissione, e il consigliere in quel momento potrà valutare se il Piano soddisfa sue richieste o meno. Quella strada, prima dell'Amministrazione Galli, presentava una serie di semafori. Già averli tolti sostituendoli con le rotatorie aveva l'intento di mostrare un certo riguardo sulle immissioni delle strade secondarie sulla varesina".
"Mancanza di assunzione di responsabilità"
Una risposta che non è piaciuta alle opposizioni. Laura Cavalotti (Partecipare Sempre) aveva sostenuto la proposta: "Iniziamo a sperimentare la cosa e ad abituare i cittadini. Magari, si verificherà che non funziona e se ne prenderà atto nel Piano Urbano del Traffico". Amareggiato invece Plebani: "Le parole di Russo mi sembrano contraddittorie - ha dichiarato - Dice che è una proposta interessante ma la si vedrà altrove, evidentemente non c'è attenzione su questi aspetti. Basta una striscia continua doppia per provare. La mozione chiedeva solo di regolamentare la viabilità, bocciarla è una mancanza di assunzione di responsabilità davanti a un problema reale che viene riconosciuto. Ne prendo atto, sperando che nel frattempo non succeda nulla che si sarebbe potuto evitare".