Via Dante, sindaco: "Vogliamo solo sicurezza e legalità"
La giunta interviene sulla vicenda dell'inagibilità del caseggiato dopo la protesta dei residenti e della politica
Via Dante di Cerro Maggiore, il caseggiato dichiarato inagibile dal Comune: parla il sindaco Nuccia Berra e l’assessore alla Sicurezza Fabrizio Sberna.
Via Dante, parla Berra
Non si placa la polemica sul caseggiato di via Dante, l’immobile dichiarato inagibile dal Comune e al centro della protesta dei residenti che lunedì 18 febbraio 2019 avevano bloccato il taglio del gas poi rinviato a data da destinarsi.
“La problematica del caseggiato via Dante non nasce oggi – afferma il sindaco Nuccia Berra -. Si sospettava che lo stabile fosse al limite della legalità con gravi rischi per le vite delle persone che vivono o di tutte quelle altre persone che abitano al fianco di questo luogo e devono sopportare i disagi.Da tempo la situazione era monitorata, perché alla semplice vista di un passante sono evidenti le criticità, eppure, nel recente passato solo il Commissario Prefettizio ha agito attivamente e concretamente. Va inoltre chiarito che dopo l’ultimo sopralluogo dei Vigili del fuoco, e loro verbale, la situazione è parsa grave e complessa: il fabbricato ha grandi problemi di sicurezza e la situazione all’interno è tutt’altro che sotto controllo sia dal punto di vista igienico sia dal punto di vista delle utenze; la più pericolosa la questione del gas. Proprio durante il sopralluogo di qualche settimana fa i Vigili del fuoco avevano disposto il distacco di alcune utenze del gas per mancanza delle minime condizioni sicurezza. Per tutte queste ragioni voglio con forza ribadire che la nostra azione non è assolutamente politica, bensì vogliamo tutelare sicurezza e legalità. E per fare questo ci vediamo costretti a difenderci anche da attacchi politici di basso profilo, cinici e senza senso”.
Conclude il primo cittadino: “Sottolineo infine che dopo l’ultima ordinanza abbiamo coordinato gli uffici e ricevuto le delegazioni dei residenti per ascoltarli e fare loro delle proposte per dei progetti di assistenza sociale e abitativa per tutte le persone fragili presenti nel caseggiato, cercando di andare oltre gli obblighi minimi previsti, ma senza far ricadere infiniti costi sulla nostra collettività, che in questa vicenda ha già fatto molto in questi anni. A queste proposte non abbiamo avuto risposta”.
Il commento di Sberna
“La politica speculativa pseudo buonista che ha immediatamente cavalcato la questione di via Dante non è comprensibile – dichiara l’assessore alla Sicurezza Fabrizio Sberna -. Addirittura su facebook ci hanno segnalato che qualcuno ha minacciato barricate se non riceverà soldi o buonuscite, come se la sicurezza e la vita delle persone possano avere contropartite economiche.
C’è chi vuole cinicamente giocare con la vita delle persone parlando di accoglienza e solidarietà.
Noi siamo dispiaciuti che questo succeda perché è nell’interesse di tutti far capire a queste persone il pericolo a cui possono andare incontro. È recentissima la notizia della vittima nella baraccopoli in Calabria e sappiamo che le questioni relative alle problematiche del gas sono pericolose. Noi non vogliamo arrivare ad assistere inermi, girando lo ‘sguardo’ da un’altra parte. Noi vogliamo agire nella legalità e porteremo a termine quello che fino a oggi la pseudo sinistra non ha voluto affrontare, ricordando che in questi anni loro hanno governato, ma i fatti non si sono visti. Questi sono gli stessi pseudo politici che aprono e chiudono gli occhi a seconda della comodità, giusto per avere visibilità. Chiudiamo – conclude Sberna – questa doverosa risposta chiedendo ai quei politicanti, che ora si ergono a paladini della giustizia, con una semplice domanda: e se succede qualcosa?”.
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