Saronno

"Valzer delle nomine" nella Focris di Saronno

Atti pubblicati a settimane e mesi di distanza, rinunce poco chiare e nuova nomina nel silenzio: la Lega solleva il "caso Focris"

"Valzer delle nomine" nella Focris di Saronno
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Prima affidata a Cristiana Dho, poi la sua rinuncia all'incarico e infine a Tommaso Mascarello. Nel mezzo, le polemiche per l'esclusione dal Cda delle opposizioni (il seggio a loro attribuito per prassi è stato affidato al gruppo di Pierluigi Gilli "Con Saronno", solo formalmente in minoranza), atti pubblicati a settimane di distanza e una questione di incompatibilità. La Lega accende i riflettori sul "valzer delle nomine" alla Rsa Focris di Saronno.

Nuovo presidente per la Focris, la Lega: "Valzer delle nomine"

"Il Sindaco Airoldi ha sbagliato tre volte: la prima nominando un consigliere comunale come Presidente del CdA Focris, in palese contrasto con le vigenti normative nazionali, la seconda evitando di coinvolgere la minoranza, come mai era successo nella storia pluridecennale della Fondazione; la terza omettendo la nuova nomina. Il tutto senza nemmeno usare l'abituale strumento formale chiamato "decreto sindacale". Dove sono le tanto decantate trasparenza e dialogo con i saronnesi?"

Parte all'attacco l'ultimo comunicato della Lega di Saronno che accende i riflettori sul "valzer delle nomine" alla RSA Focris. Come ripercorre il capogruppo Raffaele Fagioli, il primo atto si è tenuto il 16 dicembre con la sottoscrizione delle nomine. Il 21 dicembre la comunicazione a mezzo stampa. Nel frattempo, dal lato "amministrativo" tutto s'era fermato: all'Albo Pretorio nessun atto pubblicato a riguardo.

"Il 21 dicembre, giorno in cui si è svolta una seduta del consiglio comunale - ricorda Fagioli - ho evidenziato al Segretario Generale le mie perplessità riguardo l'incompatibilità della nomina di Cristiana Dho, consigliere comunale in carica, chiedendo se per caso avesse già rassegnato le dimissioni dal consiglio comunale. La sera del consiglio Dho è risultata assente, senza che il Presidente del Consiglio ne abbia comunicato la formale giustificazione prevista dal Regolamento. Ne deduco, a posteriori, che l'assenza fosse frutto di una scelta prudenziale".

La rinuncia

Tre giorni dopo, la Vigilia di Natale, il consigliere-neopresidente della Focris Dho protocolla la propria rinuncia all'incarico nella Rsa, spiegandola come conclusione di "una verifica dei miei molti impegni familiari e professionali che ora vanno a sommarsi al mio impegno politico quale consigliere comunale, non mi sarebbe assolutamente possibile assumere l'incarico di Presidente della Fondazione Focris". Motivazione che non convince Fagioli, vista la "coincidenza" con l'incompatibilità dei due incarichi che non viene menzionata: "Siamo moralmente vicini alla povera Cristiana Dho vittima innocente di questa vicenda - spiega il leghista - Per la prossima occasione le raccomandiamo più onestà intellettuale raccontando la stessa versione anche alla stampa: agli atti risulta una mancanza di tempo per questioni familiari e sui giornali risulta evidente l'incompatibilità delle due cariche. Non è bello raccontare mezze verità, soprattutto agli elettori saronnesi".

Il nuovo presidente

Dopo le dimissioni del 24 dicembre, alla prima riunione del Cda Focris partecipa il sindaco, che a gennaio nomina il nuovo presidente Tommaso Mascarello, senza alcuna nuova comunicazione ufficiale.

"All'albo pretorio - prosegue Fagioli - non risulta alcun atto di nomina fino a giovedì 28 gennaio quando, dopo aver letto su un quotidiano locale un articolo nel quale si fa ancora riferimento a Dho quale Presidente della FOCRIS, domando alla segreteria del Sindaco dove si possano reperire gli atti di nomina. Verso sera compaiono magicamente all'albo pretorio le nomine dei 4 consiglieri (datate 16 dicembre) e del delegato del Sindaco a Presidente del CdA (datata 26 gennaio). Nessuno si chiede cosa ne sia stato di Cristiana Dho e l'assordante silenzio del Sindaco, con l'annessa mancanza di trasparenza, prosegue".

"Per smuovere le acque - conclude il capogruppo del Carroccio - ho dovuto formalizzare una richiesta di accesso agli atti il 29 gennaio grazie alla quale ho potuto ricostruire la verità. Verità scomoda che racconta della superficialità del Sindaco e della mancanza di esperienza, e di conoscenza della storia amministrativa recente, da parte di tutta la maggioranza".

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