Trenord, il Pd non ci sta: "Per la Regione va premiata con altri 6 anni di contratto"
Centrosinistra critico sulla decisione della maggioranza di prorogare il contratto a Trenord. Astuti: "Governano da 23 anni ma danno la colpa ad altri".
Il Partito Democratico critico sulle mosse della maggioranza regionale e sulla risoluzione votata oggi in consiglio regionale su Trenord.
Trenord, Astuti: “Dalla Giunta nessuna strada per migliorare il servizio”
Continue lamentele dagli utenti e disagi sulle linee. Il Partito Democratico in Regione si schiera al fianco dei pendolari Trenord e oggi, nel consiglio regionale dedicato quasi interamente al servizio ferroviario regionale, punta il dito contro la maggioranza. “L’ulteriore peggioramento del servizio ferroviario era ampiamente prevedibile – fa notare il consigliere dem Samuele Astuti – eppure la Giunta regionale non ha una vera proposta per uscirne. Anzi, si trincera dietro le critiche a Trenitalia e al governo del Pd. Chi governa da 23 anni non può cercare scuse o capri espiatori, può solo chiedere scusa e rimboccarsi le maniche sopra i gomiti. Invece, in Consiglio, abbiamo assistito a una difesa d’ufficio”.
Contratto prorogato di 6 anni
Come Astuti, tutto il Pd si è schierato contro la risoluzione votata oggi in consiglio. Nel testo, tra le altre cose, si chiede anche di prorogare il contratto a Trenord di altri sei anni, fino al 2026. “Una decisione che vale più di mille parole – commenta Astuti – Noi abbiamo votato contro: pensiamo che il servizio vada migliorato, e che per farlo la Regione debba metterlo a gara invitando i migliori operatori stranieri a fare una proposta. Lo abbiamo proposto, ma Lega e Centrodestra hanno votato contro. Evidentemente, secondo loro, le cose in fondo vanno bene così”. Il voto si è infatti chiuso con 46 favorevoli alla risoluzione, 27 contrari e 2 astenuti. Bocciata la contro-risoluzione del Pd inserita in un emendamento, che proponeva invece la messa a gara, nel 2020, di almeno una parte del servizio ferroviario regionale. La maggioranza ha anche difeso il piano emergenziale di Trenord che prevede la sostituzione del 5% delle corse con bus, cosa che il Pd, insieme ai sindaci, ha contestato questa mattina con un presidio sotto Palazzo Pirelli, prima dell’inizio della seduta.
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