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Tradate, un nuovo progetto per piazza Mazzini

Cambiano le idee sul futuro della piazza centrale della città. Ecco come potrebbe trasformarsi

Tradate, un nuovo progetto per piazza Mazzini
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Allo studio dell'Amministrazione un nuovo progetto che ridisegna il volto di piazza Mazzini il cuore di Tradate.

Piazza Mazzini, si punta sul giardino all'italiana

Si riparte, nuovo progetto per piazza Mazzini. Dovrebbero sempre iniziare quest'anno ma andando in una direzione diversa i lavori per i primi lotti dell'intervento, finanziati con 500mila euro, che avrà lo scopo di cambiare il volto alla piazza centrale e più importante della città. Un intervento con cui almeno nei progetti si è misurata ogni Amministrazione comunale degli ultimi 20 anni, e che negli ultimi ha diventato tema di forte dibattito. Dal progetto dell'Amministrazione Cavalotti usato nei manifesti elettorali, talmente preliminare da riportare anche un monumento diversa da quello esistente, si era poi passati a quello dell'Amministrazione Galli con l'ampliamento del parcheggio nel cortile della Polizia locale, spazi squadrati e fontana a raso. Ora uno nuovo, che va anche oltre agli spazi dell'attuale piazza.

La bozza di progetto dell'Amministrazione Cavalotti e quello per i primi due lotti dell'Amministrazione Galli:

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Il progetto per i primi due lotti di intervento dell'Amministrazione Galli

Il progetto per i primi due lotti di intervento dell'Amministrazione Galli

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Il rendering del progetto (in bozza) dell'Amministrazione Cavallotti

Il rendering del progetto (in bozza) dell'Amministrazione Cavallotti

Il nuovo progetto

Quello allo studio dell'assessore Alessandro Morbi è ancora una bozza, che appena finirà l'emergenza coronavirus sarà comunque presentata alla Sovrintendenza dei Beni Culturali e poi alla commissione. Il progetto si basa sulla simmetria della piazza, con asse il vialetto che dal municipio arriva al corso Bernacchi "abbracciando" il monumento dei Caduti. Oltre ai vialetti, che attraversano la piazza collegando il corso, via Mameli e via XXV Aprile, si vuole ampliare il sagrato all'ingresso del Comune, dotandolo anche di rampe per l'accesso ai disabili e quindi evitando di doverli costringere all'accesso laterale come nel vecchio progetto. Ma si vuole anche ridefinire completamente gli spazi: una nuova organizzazione dei parcheggi dovrebbe permettere di spostare il parco giochi in una parte dell'attuale posteggio di via De Simoni, che non sarà più unito al cortile del comando di Polizia locale: qui, dovrebbe invece sorgere una piazzetta "gemella" a piazza Mandela, con la scacchiera (e forse, la fontana a raso) che il vecchio progetto prevedeva invece nello spazio occupato dalla pista di pattinaggio.

Questo, quello che potrebbe essere realizzato già quest'anno col primo lotto di lavori. Ma non è tutto.

Anche gli spazi verdi potrebbero essere rivoluzionati, nell'ottica di un giardino ordinato, razionale nella sua geometria e vivibile dai cittadini, disegnato sempre alla ricerca di una simmetria. Infine, la nuova piazza potrebbe "invadere" corso Bernacchi:

"Teniamo conto che l'anno prossimo dovrebbero esserci i lavori per la rete del gas sotto al corso, e vorremmo approfittarne per mettere mano anche alla fognatura - spiega Morbi - Potrebbe essere l'occasione perfetta per un intervento complessivo di sistemazione e riqualificazione. Quello che immaginiamo è di alzare la sede stradale a livello della piazza, dotarla di una nuova pavimentazione sia in porfido rosso come oggi ma con degli elementi in continuità con quello che sarà il vialetto di piazza Mazzini e di due dissuasori a scomparsa che permetteranno di chiuderne l'accesso alle auto durante gli eventi: in queste occasioni, la vista sarà quella di un unico grande spazio a disposizione dei cittadini. Per questo vogliamo mettere mano anche ai parcheggi sul corso Bernacchi, senza toglierli ma ridefinendoli. Non appena sarà possibile comunque presenteremo quest'idea alla Sovrintendenza e alla commissione perchè vogliamo condividerla con tutte le forze politiche e quindi con tutti i cittadini. Sperando di poterlo fare presto, virus permettendo".

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