Tradate, cabina di regia? Silenzio dalla giunta, il PD: "Silenzio assordante sui dati"
Il Pd critico sul silenzio del Municipio: "I cittadini hanno il diritto di sapere dal Sindaco quale sia realmente la situazione a Tradate"
Dopo la richiesta avanzata dalle forze di opposizione di una cabina di regia per la "Fase 2" a Tradate nessuna risposta da sindaco e Giunta. Critiche dal Pd alla maggioranza di centrodestra.
Cabina di regia, l'Amministrazione non risponde
Dopo 15 giorni, ancora silenzio dal Municipio: nessuna risposta dal sindaco Giuseppe Bascialla e dalla sua Giunta alla richiesta di Pd, Innovazione Civica e Partecipare Sempre di mettere da parte i colori politici e unire le forze in una "cabina di regia" per definire gli interventi di ricostruzione post- emergenza Covid. Una proposta, ricordano i dem, che chiedeva di andare oltre "i preconcetti partitici e la propaganda, per far fronte alla crisi economica che ci sta colpendo quando ancora la crisi sanitaria non è finita".
"In due settimane non abbiamo avuto nessuna risposta ufficiale alla nostra lettera - spiegano dal Pd in un comunicato - soltanto il Consigliere Puleo di Movimento Prealpino, ha dichiarato alla stampa di accogliere con favore la nostra proposta e per questo lo ringraziamo. Nessuna replica dalla Giunta, nessuna replica né dal Sindaco che, sempre a mezzo stampa, dichiara di voler scontare ai commercianti, per i due mesi di chiusura dei loro negozi. Per ora non entriamo nel merito della proposta di provvedimento che in ogni caso riteniamo non essere risolutiva delle problematiche in essere, abbiamo proposte secondo noi più incisive che avremmo fatto alla maggioranza nelle sedi opportune ma che presto, visto il disinteresse incontrato, condivideremo direttamente con i cittadini. Prendiamo atto che ancora una volta la maggioranza prosegue con il solito metodo di non condivisione e chiusura nei nostri confronti".
"Grave il silenzio assordante sull'emergenza"
C'è un altro punto che i consiglieri Pd però rinfacciano (nuovamente) a Bascialla e ai suoi: la mancanza di una comunicazione puntuale sullo stato del contagio e dell'emergenza in città:
"Abbiamo letto tutti che i contagiati da Covid-19 a Tradate sono 76, numero che sta aumentando in controtendenza con il resto della Provincia e che i deceduti sono 12, ma non abbiamo mai sentito il Sindaco fare un’analisi della situazione in modo puntuale. Quanti nostri concittadini per esempio sono guariti? I cittadini hanno il diritto di sapere quale sia realmente la situazione a Tradate e questa risposta, a nostro avviso, deve essere data dal Sindaco in prima persona. Quanti cittadini tradatesi sono stati sottoposti a tampone rino-faringeo? Anche a Tradate, come nel resto della Lombardia non vengono eseguiti i tamponi ai congiunti? Anche a Tradate i provvedimenti di quarantena scadono senza che i cittadini vengano sottoposti a tampone per verificare che siano guariti? Com’è la situazione nelle nostre RSA? Sono stati effettuati i tamponi agli ospiti delle case di riposo? Al personale sanitario? Alle forze dell’ordine? Abbiamo poi letto sulla stampa locale e sui social network che al Centro Medico San Nicola è possibile effettuare i test sierologici per verificare la presenza di anticorpi al Covid-19, i cittadini tradatesi potranno usufruire di questo importantissimo servizio? Ci hanno spiegato che in questa fase della pandemia avere una mappatura dei contagi e riuscire a tracciare velocemente i contatti di chi è positivo è fondamentale, abbiamo gli strumenti per farlo? I cittadini hanno il diritto di sapere dal Sindaco, responsabile della salute pubblica, quale sia realmente la situazione a Tradate".
"Il PD - concludono - continuerà a mantenere un atteggiamento collaborativo e propositivo su questo importante tema, ma è evidente che senza un positivo riscontro da parte del Sindaco e della maggioranza, si perderà l’opportunità per lavorare uniti per il bene della nostra comunità. Il primo passo è un’informazione precisa e puntuale verso la cittadinanza e verso tutti i suoi rappresentanti in Consiglio Comunale. Se non riesce a fare neppure questo, abbiamo seri dubbi che la gestione del post emergenza possa esprimere quel cambio di passo necessario a ripartire".