lo scontro politico

Targa dedicata a Monti coperta da una locandina, Rete Comune: "Una polemica montata ad arte"

"Trovo assurdo che il Presidente della Provincia si sia sentito in dovere di pronunciarsi su una vicenda come quella della targa intitolata al Senatore Cesarino Monti"

Targa dedicata a Monti coperta da una locandina, Rete Comune: "Una polemica montata ad arte"
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Dopo che il presidente della provincia di Monza e Brianza, Silvano Santambrogio, aveva denunciato la presenza di un manifesto che copriva la targa dedicata a Cesarino Monti a Ceriano Laghetto, Brianza Rete comune ha voluto rispondere cercando di spegnere la polemica politica minimizzando quanto successo.

Targa dedicata a Monti coperta da una locandina, Rete Comune: "Una polemica montata ad arte"

"Trovo assurdo che il Presidente della Provincia si sia sentito in dovere di pronunciarsi su una vicenda come quella della targa intitolata al Senatore Cesarino Monti coperta da una locandina che pubblicizzava una mostra sulla Memoria organizzata a Ceriano Laghetto" questo il commento di Vincenzo Di Paolo, consigliere provinciale per il gruppo Brianza Rete Comune. Santambrogio lasci stare queste polemiche" è l'invito di Di Paolo: "non abbiamo tempo da perdere con questioni pretestuose che hanno evidentemente lo scopo di deviare il dibattito politico dagli argomenti reali."

Nessun gesto irrispettoso verso Monti

"Quello della targa coperta con una locandina della mostra - secondo il capogruppo provinciale del centrosinistra - non è certo 'un gesto irrispettoso' o il tentativo di 'combattere idee politiche' come denunciato dal Presidente, ma un falso problema montato ad arte probabilmente per coprire le figuracce che la Lega sta collezionando a Ceriano e non solo. Mi pare abbastanza palese - prosegue Di Paolo - che non si sia trattato di un gesto intenzionale volto a screditare la memoria del Senatore Monti. Per pubblicizzare un evento organizzato presso quella sala è stata affissa una locandina che ha momentaneamente coperto l'iscrizione di una targa sul muro della sala stessa. Davvero vogliamo trasformare un'azione forse distratta ma certamente non realizzata in malafede in una tragedia politica? Davvero stiamo discutendo di una locandina affissa su una parete?" si domanda il consigliere provinciale.

Prese di posizione fuori luogo

"Lo scrupolo del Presidente è riferito alla cura nei confronti della storia e richiama il contenuto stesso della mostra, realizzata dalla Provincia e dal Comitato provinciale delle Pietre di Inciampo e messa a disposizione dei Comuni. Avrei gradito da parte dei vertici della Provincia una presa di posizione più incisiva e determinata quando in passato alcune Amministrazioni Comunali hanno sfregiato il senso della Storia, in quel caso sì, fatto in maniera consapevole e rivendicando pubblicamente il proprio intento, organizzando la posa delle Pietre di Inciampo in occasione del Giorno del Ricordo, peraltro andando palesemente contro le norme del protocollo che la stessa Provincia e i Comuni si sono dati" conclude amareggiato Di Paolo.

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